L’uomo è al suo terzo incarico governativo da sottosegretario di Stato
Più che una giornata dedicata alla legalità, una vera e propria festa, una presa di coscienza di quel cambiamento tanto sperato. A testimoniarlo la presenza del procuratore Pierpaolo Bruni, servitore della Stato come pochi, che dall’alto dei suoi pochi anni, ha fatto già mangiare la polvere ai colleghi più anziani, insegnando loro come si sgominano i clan mafiosi soltanto applicando la legge, oggi coordinatore dei magistrati nel palazzo di Giustizia a Paola.
C’erano anche la presidente del tribunale, Paola Del Giudice, il viceprefetto di Cosenza, senatori, sindaci, cittadini. A dire il vero mancavano il presidente della provincia di Cosenza, ufficialmente assente per impegni fuori regione, e Basilio Ferrari, l’ex sindaco sconfitto da Roberto Perrotta alle ultime elezioni amministrative c che, bontà sua, diserta sistematicamente le sedute del consiglio comunale anche in una occasione come quella di ieri.
I consiglieri presenti, invece, all’unanimità hanno scelto di conferire la cittadinanza al magistrato e sottosegretario di Stato Cosimo Maria Ferri. Un uomo giunto al suo terzo incarico governativo, che appare lontano un miglio dagli irraggiungibili politici a cui siamo abituati nel Bel Paese. Disponibile, affabile, paziente, si è sottoposto alle domande dei cronisti senza fare una piega, un gesto di stizza, di fastidio. Nemmeno quando per un errore tecnico ha dovuto ripetere da capo un’intervista che non era stata registrata.
I cronisti hanno potuto fotografare, filmare, spostarsi avanti e indietro e persino sedersi tra una ripresa e l’altra tra i banchi del consiglio comunale lasciati vuoti, senza che scattasse l’allarme “attentato” e senza che i soliti energumeni impedissero di svolgere la nobile professione ad alcuno.
Momenti di profonda commozione durante la serata, anche quando i parenti delle vittime innocenti mafia hanno raccontato al pubblico presente la loro tragica testimonianza (clicca qui per guardare il video), culminata in un abbraccio stretto con il neo cittadino paolano, poco dopo che il sindaco Roberto Perrotta gli concedesse ufficialmente la cittadinanza onoraria.
CHI È COSIMO MARIA FERRI – Cosimo Maria Ferri, 46 anni, è un magistrato italiano, sottosegretario di Stato alla Giustizia nel Governo Letta, nel Governo Renzi e nel Governo Gentiloni. È figlio di Enrico Ferri, esponente del PSDI e magistrato, che fu ministro dei Lavori Pubblici nel Governo De Mita.
Nel 2006 è eletto membro del Consiglio superiore della magistratura, avendo conseguito 553 preferenze e rimane in carica fino al 2010. Al congresso del 23 gennaio 2011 di Magistratura Indipendente è stato eletto segretario generale. Giudice al tribunale di Massa, sezione penale di Carrara.
Il 28 febbraio 2012, alle elezioni per il rinnovo delle cariche nazionali dell’ANM, consegue 1199 voti di preferenza, risultando il più votato d’Italia e stabilendo un record mai registrato prima nelle elezioni nazionali riservate ai magistrati. Il 2 maggio 2013 viene nominato Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, guidato dal Ministro Anna Maria Cancellieri nel Governo Letta.
Il 28 febbraio 2014 entra a far parte del Governo Renzi prestando giuramento davanti al Capo dello Stato ed al Presidente del Consiglio dei Ministri, che lo ha confermato Sottosegretario di Stato presso il Ministero della Giustizia, guidato dal Ministro Andrea Orlando. Il 29 dicembre 2016 viene confermato nello stesso incarico sempre con ministro Andrea Orlando nel Governo Gentiloni. (Fonte: Wikipedia)