(L’entrata dello stabilimento qualche ora dopo l’incendio)
L’incendio si è sviluppato all’alba di questa mattina nel lido situato nei pressi di corso Mediterraneo. Le fiamme sarebbero partite da un magazzino e poi si sarebbero propagate fino a mandare letteralmente in fumo il reparto della ristorazione.
Di proprietà della famiglia Rinaldi, lo stabilimento è uno dei più longevi e rinomati di Scalea.
Gli interventi hanno consentito di mettere in sicurezza quel che resta dello stabile, alla presenza dei proprietari, delle forze dell’ordine e del sindaco Gennaro Licursi.
Le cause dell’incendio sono ignote e per il momento gli inquirenti non escludono nessuna pista, tanto quella dell’incidente, tanto quella del dolo.
A mandare in confusione i lettori ci pensa il sindaco di un altro paese, quello di Santa Maria del Cedro. Ugo Vetere dal suo profilo esprime a nome anche della sua amministrazione vicinanza nei confronti dei titolari del lido, che molto spesso si trasforma in una frequentatissima discoteca, e congedandosi dal post scrive: «Pur non conoscendo le “cause” dell’evento Santa Maria del Cedro è con voi. Un forte abbraccio».
Chissà se quel “cause” virgolettato nasconda una mezza allusione a una possibile matrice dolosa o sia soltanto un modo come un altro per richiamare l’attenzione sul fatto augurandosi di arrivare alla verità il prima possibile.