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A dare il via alla kermesse canora intitolata a Mario De Rosa, che si è tenuta ieri sera a piazza della Resistenza (clicca qui per leggere l’articolo) è stata una lettera dedicata all’uomo, letta durante la proiezione di un video che ha ripercorso i ricordi più belli della famiglia De Rosa. Di seguito il testo integrale.
“Ciao papà,
come stai? Dove ti trovi? Ci guardi ancora da lassù come quando eravamo così piccoli da non sapere cosa fosse la morte?
Scusa se oggi abbiamo fatto tutto questo per te, se ti abbiamo dedicato tutto quel clamore che tu non hai ma voluto, ma abbiamo pensato che tenerti vivo nei nostri ricordi fosse l’unico modo per fregare il destino.
Papà, non è un caso che questa sera, qui tra noi, ci sia il cantore della vita, il poeta dell’amore, il paroliere della musica per eccellenza, è solo il modo di dirti quello che forse non siamo mai riusciti a pronunciare guardandoti in quegli occhi severi ma colmi d’affetto: grazie per averci messi al mondo.
Grazie per averci insegnato che le mani sporche di lavoro profumano di dignità e soprattutto grazie per averci insegnato che la chiave della felicità è donare agli altri senza avere la pretesa di ricevere nulla in cambio, grazie per averci insegnato che il sorriso di un bambino vale più di tutto l’oro del mondo.
Caro papà, ti ricordi quando noi, ancora bambini, correvamo ad abbracciarti a casa dopo un’interminabile giornata di lavoro buttandoti le braccia al collo per colmare la tua assenza? Dodici ore ci sembravano un’eternità.
Stasera noi ci sentiamo un po’ così: un po’ bambini, ancora figli, fieri e orgogliosi di un padre che ci manca da morire e che aspettiamo ancora che torni a casa per riabbracciarlo.
Caro papà, stasera ti abbracciamo tutti insieme con la musica, con il calore di questa di piazza, con l’affetto della tua gente che non non ti ha dimenticato e che mai potrà dimenticarti, perché l’amore, in ogni sua forma, non conosce né ostacoli, né distanze. Oltretutto siamo certi che in Paradiso ti abbiano autorizzato ad essere qui stasera, in questa piazza dedicata a te, e ti immaginiamo seduto accanto a noi che ci guardi ancora con aria soddisfatta, fino al punto da riuscire a sentire ancora una volta il tuo odore”.
Ti amiamo, i tuoi figli