(Nella foto, il sindaco Ugo Vetere)
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In fondo lo sapevamo che sarebbero arrivate le minacce. La battaglia di legalità intrapresa da mesi dal sindaco e Ugo Vetere e la sua amministrazione sta chiaramente destando sconcerto negli ambienti della mala altotirrenica, anche perché forse non era preparata a questo “schiaffo in pieno volto” da parte delle istituzioni. Quando mai prima d’ora era stata bersagliata, derisa e combattuta con questa tenacia?
Ebbene, lasciandovi alle parole del primo cittadino, che leggerete di seguito, precisiamo che la nostra redazione La Lince non solo è incondizionatamente e irreversibilmente dalla parte degli amministratori di Santa Maria del Cedro, a cui va tutta la nostra solidarietà, ma sarà anche sempre e comunque parte integrante della loro battaglia per la legalità, impegnandosi oggi più di ieri nella diffusione più sfacciata di notizie scomode. Voi non fermerete la nostra voglia di liberare questa terra, sarà meglio che vi mettiate l’anima in pace.
“LA GENTE DEVE SAPERE. LASCIATE IN PACE I MIEI ASSESSORI E I MIEI CONSIGLIERI.
Oggi un consigliere comunale di maggioranza di cui non faccio il nome, ha ricevuto a casa una missiva contenente una “minaccia molto grave”.
Non è la prima volta che capita. In modo velate tante ne sono giunte in questi anni. I fatti sono già stati fatti presenti a chi di competenza. Capisco anche da tanto che siamo degli amministratori scomodi. Che non ci pieghiamo a niente e a nessuno. La gente di questo paese deve sapere. Deve sapere che lottiamo ogni giorno per la crescita di questa comunità. Che pur se “soli” non molliamo e non molleremo. Anzi questi atti “delinquenziali” ci fanno capire sempre più che siamo sulla strada giusta. Questi attacchi ci fanno continuare a “VOLER VOGLIA DI AMMINISTRARE QUESTA COMUNITA” insieme e per la gente onesta di questo paese”.
Alle persone oneste di questo paese dico di stare vicino ai miei assessori, ai miei consiglieri, ai dipendenti comunali a quelli della municipalizzata, persone UNICHE, STUPENDE che mai finirò di ringraziare. A chi scrive, se proprio dovete, dico: il mio indirizzo lo conoscete a menadito, lettere anonime e minacce ne ho ricevute a decine, il mio numero di telefono anche, fate pure, io neanche vi penso.
IO HO AVUTO L’ONORE DI ESSERE IL SINDACO DI UN PAESE STUPENDO E DI GENTE FANTASTICA, nessuno mi impedirà o imporrà di NON SERVIRE CON onestà la mia gente. Continuate pure… scrivete, minacciate, screditate, nei bar, per strada, non abbiamo problemi, non ho problemi.
NOI ANDIAMO AVANTI… FINO ALLA FINE… e non solo di questo MANDATO.”