La rivelazione era stata fatta dal nostro giornale cinque giorni fa in un articolo intitolato “Ospedale di Praia, struttura ostaggio del Pd: campagna elettorale e nomine a gogo”
Delle due, l’una: o siamo dei veggenti oppure raccontiamo sempre e solo la verità, anche e soprattutto quando i fatti sembrano surreali o rasentano l’assurdo.
Cinque giorni fa avevamo scritto un articolo che, chiaramente, aveva sollevato un polverone, ma per il quale nessuno al momento ha inteso querelarci o smentire la nostra versione. Semplicemente perché avevamo ragione. L’articolo in questione è “Ospedale di Praia, struttura ostaggio del Pd: campagna elettorale e nomine a gogo” (che potete leggere cliccando QUI), dove tra le varie porcate elencate, scrivevamo: «Dopo aver fatto fuori Vincenzo Cesareo con un temibile provvedimento disciplinare, dall’Asp devono far fuori un’altra che non si fa i fatti suoi: Giuliana Bernaudo, direttrice del distretto del Tirreno e della casa di cura praiese, che improvvisamente e senza nessuno avviso, ha visto pubblicato un bando per le nuove nomine di direttore del distretto, guarda caso a 40 giorni dalle elezioni. Pare che le carte siano già pronte con la nuova nomina e pare pure che il nome sarà quello di Angela Riccetti. Sapete di che partito è Angela Riccetti? Rispondetevi da soli».
Ebbene, nella giornata di oggi, con il coraggio di chi sa di essere protetto dalla magistratura nonostante la rivelazione a mezzo stampa, il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Raffaele Mauro conferisce alla dottoressa Angela Riccetti l’incarico di direttore della struttura complessa e del distretto sanitario del Tirreno. Via quell’indiscipinata della Bernaudo che non esegue gli ordini e che si mette sempre di traverso nelle faccende dell’Asp di Cosenza e più precisamente in quelle che riguardano l’ospedale di Praia di Mare, oggetto di ricatti politici.
Oltretutto, stando a quanto scrivono i legali dei direttori dei distretti sanitari della provincia di Cosenza casualmente sostituiti a 30 giorni dalle elezioni politiche, Giuliana Bernaudo, Antonio Perri e Achille Straticò, rispettivamente titolari dell’incarico di direttore di distretto del Tirreno, Cosenza/Savuto e Valle Crati, con scadenza contrattuale al 15 maggio 2018, la procedura del sollevamento dall’incarico e quella delle nuove nomine sarebbe del tutto illecito, a partire dalla nomina della commissione, che violerebbe in più punti le leggi vigenti.
La missiva, preparata dagli avvocati dallo “Studio legale internazionale” con sede a Roma, è stata inviata tramite pec, tra gli altri, alle procure di Paola e Cosenza e all’Anac, Autorità Nazionale Anticorruzione, elencando punto per punto tutte le controversie di questa ennesima buffonata consumata alle spalle dei cittadini.
