Continua da Chi è Fernando Caldiero, ‘l’antimafioso’ che vuole consegnare la clinica Tricarico a iGreco – parte prima
In data 29.1.2011, il Tribunale di Paola ha emesso il dispositivo di fissazione per l’esame del ricorso per poi arrivare all’emissione del Decreto che di fatto, sospendeva ogni tipo di azione esecutiva contro l’Istituto Ninetta Rosano srl e che, da quel momento, avrebbe iniziato a trattare con i vari creditori per la ristrutturazione aziendale (tutto ciò trovasi documentato e verificabile presso la cancelleria fallimentare del Tribunale di Paola – Giudice pro tempore dottoressa Buffardo).
In data 2 febbraio 2011, in occasione dell’accordo sindacale per il risanamento dell’Istituto Ninetta Rosano srl, nel verificare le buste paghe dei lavoratori, tutti si accorsero che la dipendente Impieri Rosaria (moglie di Michelino Sbarra, dipendente presso l’Ospedale di Cetraro e responsabile dei tecnici di riabilitazione del Tirreno cosentino dipendente dell’Asp di Cosenza, noto sindacalista che in quella sede avrebbe dovuto rappresentare i lavoratori), aveva ottenuto un cambio di livello da D a D4 che, di fatto, le ha permesso poi di passare da Istituto Ninetta Rosano srl a Casa di Cura Tricarico Rosano srl a norma dell’art. 2112 c.c., con un livello superiore ed un aumento salariale consistente.
Essendo poi la stessa moglie del sindacalista apparsa su “Il Quotidiano della Calabria, pag. 34 del 3 giugno 2011, come Responsabile dell’Ufficio del personale che dava colpe alla Regione Calabria nonché alle istituzioni che avevano, a suo dire, abbandonato i lavoratori, l’amministratore dell’Istituto Ninetta Rosano srl, signora Rosano Carmen, in data 27 marzo 2012 predisponeva un esposto che tra l’altro era indirizzato anche alla Procura ma che a sua insaputa non fu mai spedito perché Caldiero e Pasquale Tricarico detto Pasqualino a quanto pare così decisero.
In data 4 aprile 2011 l’Avv. Caridi, unitamente al dott. Caldiero, presentava le dimissioni al mandato conferitogli per la ristrutturazione dei debiti dell’Istituto Ninetta Rosano ex art. 182 legge fallimentare ( allegato n. VIII – vedi comunicazione Avv. Vincenzo Caridi ).
In data 5 aprile 2011 stessa cosa faceva autonomamente il dott. Fernando Caldiero.
Si potrebbe pensare che l’attività del Caldiero fosse a quel punto terminata. In pratica non è stato affatto così perché i rapporti finanziari della Clinica continuarono ad essere gestiti dal duo Caldiero-Pasquale Tricarico che, in barba alla crisi aziendale che si stava attraversando (avendo presentato al Tribunale e quindi in pendenza di una ristrutturazione dei debiti ex art. 182 legge fallimentare), chiedono alla Rocca & Partners con sede in Milano, con i quali il Caldiero aveva precedentemente concluso affari a favore degli stessi Tricarico, l’ennesima mediazione finanziaria per cedere i crediti vantati presso l’ASP di Cosenza.
A partire quindi dalla richiesta di ristrutturazione debiti dell’Istituto Ninetta Rosano srl, si potrebbe pensare che il buon senso abbia guidato la proprietà dei Tricarico, invece si è continuato a svuotare le casse della società che ha pagato oltre che gli stipendi per Pasqualino come direttore sanitario e per Ciro come responsabile medico del reparto di medicina, compensi al giovanissimo amministratore Fabrizio Tricarico, figlio di Ciro, dichiarati per esempio per l’anno 2013 in svariati centinaia di migliaia di euro lordi come le consulenze extra dichiarate per esempio sempre per l’anno 2013 da Tricarico Rosano Pasquale in circa e per Tricarico Rosano Ciro.
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