(Nella foto Carlo Nuzzi. Fonte foto: Ansa)
Carlo Nuzzi si è allontanato dall’abitazione bolognese in via Lame la sera di venerdì 28 e da allora non ha più dato sue notizie. Il giovane di Crogliano Calabro viveva insieme a due coinquilini perché frequentava la facoltà di Farmacia all’Alma Mater di Bologna, ma neanche loro, che l’hanno visto per ultimo, sanno ricostruire i fatti di quella notte.
Carlo ha 28 anni, una fidanzata, Rosa, ancora degente per un’operazione subita proprio venerdì e per la quale Carlo aveva aspettato il risveglio dall’anestesia. Poi il saluto, la promessa di rivedersi domani e un messaggio della buonanotte. Poi, il nulla. Lo studente di chiude in camera sua, dice agli amici che è stanco, ma probabilmente esce di casa verso le 22,30, porta con sé un tablet e un cellulare, che da qual momento risulterà spento. In camera è tutto ordinato e al suo posto, non manca neppure una spilla.
La mattina seguente la fidanzata dà l’allarme: Carlo non si presenta in ospedale ed è irraggiungibile. In poco tempo gli amici e famigliari affidano i loro appelli al web per ritrovare il ragazzo. Secondo la famiglia non si tratterebbe di un allontanamento volontario, ma per gli inquirenti invece Carlo avrebbe architettato la sua sparizione e man mano che passano le ore c’è un’ipotesi che va rafforzandosi.
Carlo aveva raccontato nei giorni scorsi di aver affrontato l’ultimo esame universitario prima della tesi di laurea e che non l’avrebbe superato, prendendo altro tempo, perché in realtà gli inquirenti hanno verificato che conseguire il titolo di esami ne mancano molti di più. Secondo gli investigatori, quindi, il motivo dell’allontanamento sarebbe legato al timore di deludere parenti e amici per averli illusi sulla sua carriera universitaria.
Chiaramente mamma, papà, fidanzata e tutte le persone a lui care, se ne fregano ben poco degli esami mancanti e chiedono solo che lui si faccia vivo. Lo hanno ripetuto fino alla nausea in questi giorni, il loro unico desiderio è quello di riabbracciarlo, non hanno bisogno nemmeno di spiegazioni.
Carlo può tranquillamente tornare a casa, attorno a lui c’è amore incondizionato e una voglia sfrenata di guardarlo negli occhi e sapere che sta bene. Non c’è guaio tanto grande che il cuore di una mamma non può o non sa perdonare.