(Fonte foto: Quotidiano del sud)
Riceviamo e pubblichiamo
L’ultimo rapporto sul turismo del Centro Studi Touring attraverso il quale si fa il punto sul turismo nel mondo e in Italia, prendendo in esame regione per regione, è l’ennesimo schiaffo alla nostra regione che si attesta al 15° posto per numero di presenze e al 17° posto in Italia per numero di esercizi turistici.
I dati che si riferiscono al 2015 e al 2016 evidenziano come la Calabria, nonostante lo straordinario patrimonio ambientale, storico e culturale, non riesca in alcun modo ad essere attrattiva. Sebbene si sia registrato un aumento generalizzato delle presenze turistiche in Italia, il risultato raggiunto dalla Calabria è estremamente deludente.
Purtroppo non c’è da stupirsi molto! Sono queste le conseguenze di anni di totale disinteresse sull’argomento, della mancanza di una programmazione a lungo raggio e di strategie d’investimento mirate al recupero reale e alla tutela del grande patrimonio dei luoghi, delle loro peculiarità e dell’eccellenze, alle quali dall’altra parte è corrisposta una distribuzione a pioggia di finanziamenti che nella maggior parte dei casi si è rivelata fallimentare, gravata dall’assenza di campagne di comunicazione innovative e meno ingannevoli , di una terra che tutto ha e nulla può!
Nonostante gli sforzi del presidente Oliverio per superare le criticità che riguardano in particolare il settore dei trasporti è indispensabile che si affidi la delega di funzione del Turismo ad un consigliere o ad un assessore che sappia confrontarsi con le problematiche e le esigenze di un settore che merita un trattamento di riguardo. Il turismo in Calabria è un ambito primario al pari della sanità, dei lavori pubblici, dell’agricoltura e dell’ambiente, per tale ragione non è più comprensibile né giustificabile come si possa, giunti a metà legislatura, indugiare nell’approvazione di alcune proposte di legge d’iniziativa del consiglio regionale che possono realmente rendere la nostra regione più attrattiva, competitiva.
Mi riferisco in particolare alle proposte sul golf, sui borghi storici ospitali, sulla valorizzazione della dieta mediterranea e dei paesaggi rurali, che permetterebbero a questa regione di essere inserita nel mercato del turismo anche internazionale e garantirebbero la destagionalizzazione e diversificazione dell’offerta, altro punto di forte criticità messo in risalto dallo studio condotto in merito. Di fatto, i dati ci dicono che le maggiori presenze turistiche in Calabria si concentrano soltanto nei mesi di luglio e agosto, un dato incomprensibile per una nostra regione che gode di condizioni climatiche eccellenti e di ricchezze non soltanto ascrivibile ad un turismo balneare ma di patrimoni storico- culturali, monumentali e religiosi, che inserita nei circuiti giusti le garantirebbe presenze turistiche tutto l’anno. Incrementare l’offerta turistica guardando anche ad un turismo di qualità puntando anche alla realizzazione di strutture ricettive d’eccellenza e alla formazione professionale, soprattutto dei molti giovani in cerca di occupazione, significherebbe incrementare in maniera sostanziale il prodotto interno lordo della nostra regione garantendo lavoro e sviluppo. Spesso le statistiche nascondono ragioni che i numeri non sono in grado di esprimere ma è evidente come in questo caso le motivazioni siano sotto gli occhi di tutti e coincidano con la rabbia dei cittadini per il nostro mare inquinato d’estate, per gli alberghi trasformati in strutture d’accoglienze per immigrati, per le piste da sci chiuse per neve d’inverno, per l’assenza di strutture di standard elevato in grado di attrarre i turisti internazionali e via via.
Ma su tutti predomina la mancanza di un interlocutore che sappia ascoltare le tante voci che esigono risposte alle loro domande, affronti tematiche e argomentazioni durante tutto l’arco dell’anno, con tempistiche che non seguano più le modalità di questi ultimi anni, sempre e drammaticamente in ritardo rispetto alle esigenze e alle richieste. La Calabria è ancora una regione che ha tutto ma non può nulla! È il tempo di uscire da questo stallo. L’auspicio e l’espressa richiesta è che il presidente Oliverio, da sempre sensibile alle tematiche che afferiscono all’attrattività turistica della Calabria, agisca di conseguenza affidando nel più breve tempo possibile la delega al Turismo.