(Nella foto: Emanuele De Bonis)
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Ogni volta che il giornalismo fa il suo dovere, ha onorato l’antico e originario compito: i giornalisti non dovrebbero raccontare solo come stanno le cose, ma come dovrebbero essere, diceva il saggio Joseph Pulitzer .
E questo, lo diciamo con immenso orgoglio, è esattamente quello che è successo a noi de La Lince poco di un mese fa, quando all’alba del 6 giugno scorso siamo piombati a casa di Anna Cervati ed Emanuele De Bonis per raccontare non solo le condizioni nelle quali lo Stato e le istituzioni li lasciano (soprav)vivere, ma anche per dire quello che potrebbe essere fatto e viene invece ignorato (clicca qui per leggere la loro storia). Alcune settimane prima, avevamo già raccolto e diffuso l’appello disperato della madre (clicca qui per leggere INVISIBILI | Scalea, Anna non ce la fa più, l’appello disperato di una madre lasciata sola nel suo dramma).
Dalle istituzioni la vicenda ha continuato ad essere ignorata anche dopo i nostri servizi, ma fortunatamente ha destato molta indignazione tra i cittadini, che l’hanno condivisa senza sosta, e tra i colleghi. In particolare Tania Paolino, attualmente per CosenzaInforma, si è resa disponibile, con enorme pazienza, a fare da tramite con altre testate giornalistiche e arriva anche a Luca Faccio, giovane in carrozzina ma soprattutto blogger de Il Fatto Quotidiano, tanta esperienza nel mondo dell’editoria e qualche buon contatto in Rai. E’ lui che segnala il caso agli autori de La Vita in diretta, i quali decidono di accendere ancora i riflettori sulla vicenda, portandola stavolta alla ribalta nazionale.
Oggi, 13 luglio 2017, alle 17 in punto, le telecamere del programma Rai1 si collegheranno in diretta con i conduttori in studio per dare voce a mamma Anna e ridare speranza a Emanuele.
Sarà la volta buona che le istituzioni si assumano le loro responsabilità?
Sotto, un’immagine di Emanuele De Bonis.