(Giovanni Petrasso e Maria Grasso Russo in un momento felice. Fonte foto: dal web)
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di Carmine Calabrese
Aveva riconosciuto le sue colpe Giovanni Petrasso, l’omicida di Montalto Uffugo, 53 anni, agente di polizia penitenziaria, che due giorni fa ha ucciso la moglie, Maria Grazia Russo, 48 anni, sparandole tre colpi di pistola mentre lei usciva dalla vasca da bagno, e che, poi, ha rivolto la pistola verso se stesso uccidendosi. Prima della tragedia, infatti, Giovanni aveva confessato in una lettera alla moglie di aver preso una “sbandata”, scrive proprio di suo pugno nella missiva.
Giovanni aveva vergato il foglio chiedendo perdono a Maria Grazia e sottolineando che si era trattato di un’avventura “passeggera”, così come ha scritto lui, senza importanza. Ma la lettera non aveva sortito gli effetti probabilmente sperati da Giovanni.
Le liti, infatti, proseguivano, anche per cose talvolta futili. La sera prima dell’omicidio, Giovanni e Maria Grazia avevano litigato ancora una volta, ma tutto si era risolto senza problemi. O perlomeno così sembrava. Giovanni nella sua lettera scriveva di essersi pentito. La sua confessione non è bastata, e l’epilogo è stato l’omicidio – suicidio.
Fonte: www.cosenzainforma.it