Sono passati solo due giorni da quando la giornalista Alessia Truzzolillo, cronista de Il Corriere della Calabria, ha ricevuto due ogive di proiettile all’indirizzo della sua casa dei suoi genitori (clicca qui per leggere l’articolo) ed oggi in Calabria si registra un nuovo atto intimidatorio.
Poche ore fa è stato reso noto che nei pressi della nuova sede vibonese di Confindustria, attualmente in fase di ristrutturazione, sono state rinvenute all’interno di un sacco di cemento due cartucce e una bottiglia contenente liquido infiammabile.
Una consuetudine, quella di intimorire chi non si allinea al malaffare, che in questa terra, purtroppo, non conosce né crisi né.
Immediata è giunta una nota dalla deputata calabrese Dalila Nesci, che ha fermamente condannato il vile gesto.
«Confido nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura perché al più presto sia fatta piena luce sulla vicenda». Poi aggiunge: «Esprimo vicinanza a Confindustria, consapevole che la solidarietà è comunque facile, spesso comoda e sempre insufficiente. Il governo deve essere ben più incisivo a tutela dell’economia vibonese, aumentando gli strumenti di vigilanza, intervenendo in modo efficace nella grave crisi dell’area, come ho sempre chiesto da principio. Occorrono prontezza, investimenti in infrastrutture, tutele effettive nei prestiti bancari e garanzie tangibili per le imprese e i lavoratori, anche del settore pubblico».