(Nella foto, il sindaco Ugo Vetere)
Il sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, da settimane ha avviato una incessante battaglia mediatica per riportare la legalità anche sulla questione demanio (clicca qui per leggere l’articolo).
Dopo la chiamata del senatore Nicola Morra (M5S), che si prenderà cura di presentare una interrogazione parlamentare, è arrivato anche il sostegno di Libera e della varie associazioni ambientaliste del Tirreno.
Di seguito la nota congiunta con cui si sono schierate pubblicamente al fianco del sindaco.
“Santa Maria del Cedro, gli ambientalisti con Vetere: “No alla legge del più forte”.
“Un sindaco così non si lascia solo.
Le istituzioni sono chiamate a mostrare il loro volto migliore, a dare il meglio di sé: quello del contrasto alla illegalità, alle pratiche clientelari, al sopruso ed alla prepotenza ovunque questi si manifestino.
E’ quanto si richiede a Santa Maria del Cedro, dove il sindaco Ugo Vetere, dopo aver messo mano alle aree demaniali, al loro corretto e trasparente utilizzo attraverso la legge delega ed il Piano Comunale Spiaggia da giorni sta denunciando il muro di cemento burocratico e l’ indifferenza, alzati proprio da chi dovrebbe difenderlo ed aiutarlo nel portare avanti un percorso di legalità attraverso le cose giuste che qualsiasi sindaco dovrebbe fare. Siamo abituati come forze ambientaliste a questo silenzio istituzionale. Lo abbiamo riscontrato più volte in vari luoghi della costa tirrenica dove la prevaricazione di chi si crede il più forte a volte risulta incontrastata.
Arriva l’estate, arrivano i turisti, arrivano i milioni di euro da spendere e tutti si affannano ad aprire lidi balneari sottraendo a volte spiagge libere, ad aprire locali notturni e attività che durano l’arco di qualche mese. Molti depuratori continueranno a non funzionare, così come il traffico sulla ss18 percorso da mattina a sera da centinaia di autospurgo che risucchiano liquami nei villaggi turistici ancora privi di rete fognaria. Ecco perché un sindaco come quello di Santa Maria del Cedro o di Tortora, unici casi della costa tirrenica distintisi per alcune loro iniziative, andrebbero sostenuti dalle istituzioni, prima che dagli ambientalisti.
Vogliamo tanti di questi sindaci che hanno la forza di portare avanti battaglie coraggiose nell’interesse del bene comune. Non vogliamo sindaci indifferenti, sindaci che chiudono gli occhi, che fanno della casa comunale la loro seconda casa e non la casa di tutti, la casa della clientela e non della trasparenza, per preservare solo il loro potere per il potere. Vogliamo sindaci solidali che fanno fronte comune contro ogni possibile illegalità presente sul territorio.
In un incontro con il sindaco Ugo Vetere giovedì 1 giugno abbiamo avuto la possibilità di poter visionare tutta la documentazione sottopostaci riguardante la situazione di alcune strutture turistiche di Santa Maria del Cedro. Siamo rimasti impressionati dalla mole di denunce che questo sindaco ha fatto all’Autorità Giudiziaria, alla Capitaneria di porto, all’Asl, all’agenzia del demanio, alla Regione Calabria senza ricevere ancora il benché minimo supporto ed intervento .
Eppure già nel 2009 nel dossier Mare Monstrum di Legambiente a pag. 35 per una di queste era scritto:
“… il mega villaggio turistico di Santa Maria del Cedro sequestrato nel 2005 dalla Procura di Paola per abusivismo edilizio e poi dissequestrato. Oltre quattro ettari su cui sono sorti trenta fabbricati, tra cui un albergo, villette, bar, ristoranti, piscina e campi da calcio. Sulla vicenda si è aperto un lungo contenzioso giudiziario, in cui Legambiente è costituita Parte civile. La prossima udienza è stata fissata per il 17 novembre 2010: quando si dice i tempi della giustizia italiana…”.
Ben conosciamo gli interventi che i vari organi istituzionali giustamente compiono quasi quotidianamente sul territorio nei confronti spesso di piccoli ristoratori, lidi balneari, chioschi, ecc. Piccola gente a volte non difesa da nessuno che per un metro quadro in più si vedono sequestrato tutto. Potremmo dire è il solito sistema che appare forte con i deboli che non hanno mezzi per difendersi e debole con i forti che hanno tutto per farlo, ma noi questo non lo crediamo ed abbiamo fiducia nelle istituzioni, nella loro integrità ed imparzialità.
Come Associazioni non possiamo che essere solidali col sindaco di Santa Maria del Cedro e con chiunque lotti contro gli abusi e i soprusi che si compiono nel nostro Tirreno cosentino e ci attendiamo che Autorità ed Istituzioni, che sollecitiamo, diano con tempestività quelle risposte e quel sostegno che richiede e merita il sindaco di Santa Maria del Cedro per restituire forza e dignità allo Stato”.
LIBERA Calabria-Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie
Movimento Ambintalista del Tirreno
Italia Nostra Sezione Alto Tirreno Cosentino
Comitato per le Bonifiche dei Fiumi e dei Mari della Calabria