Ancora colpita, ancora una tragedia, ancora vittime giovani ed innocenti, è un dolore per tutti, una lacerazione, un dramma di ogni comunità.
Giova riflettere e tenere a mente che le avversità atmosferiche non sono di destra, ne di sinistra, non sono del sud e nemmeno del centro o del nord; non sono della Calabria o della Liguria, ne della Sicilia o dell’Emilia Romagna.
I disastri della natura sono parte di questa vita, di questo universo e le strumentalizzarli per dare spazio ad una antipolitica già imperante è altrettanto dannosa, un’altra calamità e questa si, operata da noi, oltre ad essere odioso pregiudizio.
Pioggia e vento non rispondono all’uomo, terremoti, maremoti ed alluvioni sono calamità naturali fuori dalla portata di ogni essere vivente.
La nostra mente vorrebbe trovare una ragione a tutto, anche quando non c’è, ma bisogna assumere la consapevolezza che l’umanità non è padrone del mondo.
E chissà, forse questo ci renderà tutti più veri, più sinceri e solidali, più umani volti all’essenza oltre l’apparenza.
Certamente instancabile deve essere l’opera dell’uomo, per prevenire, per limitare i danni, per ridurre al minimo le conseguenze, tocca in primo luogo alle istituzioni ma anche ad ognuno nel proporre, segnalare, verificare, controllare, sollecitare.
Sarà solo un mattone, ma mattone su mattone custodiamo, per quanto ci è possibile, questo mondo che è casa dell’umanità.
Coraggio e forza Calabria, ti rialzi da sempre.
Raffaele Papa