Dopo le prime due tappe, Borghi in Movimento si avvia verso il terzo evento con una formula evoluta frutto del confronto con quanti –tanti!- hanno partecipato ai primi incontri. Si è deciso pertanto di mettere insieme alcune parti delle tre fasi previste inizialmente (di studio, di lavoro e di proposta politica) per cogliere, con il supporto delle best practice, le sfumature e le azioni concrete, dal basso e politiche, che si possono mettere in campo per avviare processi di rigenerazione nei nostri borghi.
Questa volta, location del viaggio di riscoperta dei borghi calabresi sarà Rogliano ospiti dei locali del Museo di Arte Sacra “San Giuseppe”. Tema della giornata di dibattito, studio e formazione le “Residenze nomadi, agricoltura sostenibile e autoproduzione”.
Emerge forte il desiderio di tracciare una serie di linee guida che facciano comprendere in che modo è possibile creare opportunità di impresa, lavoro e rinascita culturale. Per delineare un sistema virtuoso fatto di relazioni positive tra operatori culturali, economici e istituzionali, di strumenti concreti per progettare percorsi e rintracciare correttamente le risorse in grado di dare sostenibilità alla fase di start-up, è necessario ricreare nelle tappe di Borghi in Movimento il “sistema circolare virtuoso” che vorremmo la politica promuovesse per rendere la rigenerazione degli stessi non un fatto che dipende dai bandi pubblici, ma un percorso strutturato in diversi passaggi. Ovvero formazione, progettazione, condivisione, finanziamento, valutazione dell’impatto e scalabilità nel tempo. In questo sistema il finanziamento è solo una delle fasi, non quella principale, che genera la spinta a fare qualcosa di concreto. La mancanza di “vision” nella politica non è altro che il riflesso della mancanza di “vision” nella comunità che genera quel tipo di politica e noi, proprio su questa, vogliamo lavorare senza alcuna sosta.
Così, per rispondere alla nostra idea sul processo di rigenerazione dei borghi, al mattino avrà luogo una fase di studio e di proposta coordinata da Stefania Emmanuele in cui le best practice si raccontano e confrontano attraverso il laboratorio di identità culturale e storytelling cui seguirà una round-table. Partecipano e intervengono: Transluoghi – Residenze nomadi nei paesaggi culturali del Cilento; Il Fagiolo bianco di Frattura – Resistenza locale in un contesto post sismico da L’Aquila; Il Querceto – Laboratorio di sperimentazione agricola dalla terra all’uomo; Terre di Perré – Autoproduzione e semi antichi – Associazione culturale “I Sognatori”.
Nel pomeriggio, invece, fase di lavoro con focus centrato sul fundraising come processo virtuoso per costruire insieme competenze, know how e, quindi, capacity building nelle comunità dei borghi a cura di Valeria Romanelli.
Borghi in MoVimento si rivolge a cittadini, amministratori locali, imprenditori, associazioni culturali e turistiche. Il percorso formativo sarà totalmente gratuito ed ospiterà classi di 20 partecipanti per volta, selezionati prevalentemente in base all’aspetto motivazionale. Per tutte le ulteriori informazioni, organizzative e logistiche, si invita a visitare il sito www.annalauraorrico.it.