Non c’è pace per l’ospedale di Praia: chiesto ancora una volta l’intervento dei carabinieri

Medici in ferie, al punto di primo intervento la situazione diventa insostenibile

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Non c'è pace per l'ospedale di Praia: chiesto ancora una volta l'intervento dei carabinieri

Che sia una vera e propria maledizione o forse solo l’accanimento del fato non si sa, ma quel che è certo che il presidio ospedaliero di Praia a Mare da tempo non conosce pace, specialmente nelle ultime settimane. Dopo le infuocate polemiche legate alla sconsiderata riapertura del reparto di Medicina, l’ispezione dei dei responsabili regionali per l’accreditamento del pronto soccorso che ha messo in luce decine di carenze e inottemperanze e la scazzotata del medico del 118 rifilata al tecnico radiologo per futili motivi, nel pomeriggio il nosocomio si è reso nuovamente protagonista di uno spiacevole episodio. Decine di pazienti del punto di primo intervento hanno infatti chiesto e ottenuto l’intervento delle forze dell’ordine per prendere provvedimenti in merito alle lunghe file e intollerabili tempi di attesa a cui sarebbero stati sottoposti sia per essere sottoposti alle visite, sia per la consegna dei referti.

 

Il motivo è presto detto. Come abbiamo detto fino allo sfinimento nelle scorse settimane, nel nosocomio praiese si avverte forte il peso della carenza di personale medico, a cui i vertici della sanità, nonostante i proclami, non intendono prendere provvedimenti. Almeno nei fatti. A questo si aggiunga che due medici attualmente in servizio presso il punto di primo interventi, da alcuni giorni sono assenti perché in ferie. La nostra redazione qualche giorno fa aveva anticipato in largo anticipo che il medico protagonista dell’aggressione al collega avrebbe ripreso servizio il prossimo 21 agosto. Oltre a lui, c’è un secondo medico che nella settimana di Ferragosto ha preferito stare lontano dalle resse ospedaliere. Pertanto i medici in servizio al momento starebbero facendo i salti mortali per garantire il servizio sanitario, coprendo turni estenuanti e massacranti di almeno 12 ore al giorno.

La buona volontà dei medici in servizio, però, non basterebbe a smaltire velocemente il flusso di pazienti che in questi giorni giunge copioso all’ospedale a causa della forte impennata di presenze turistiche sul territorio. I turisti, dal canto loro, non vogliono sentire ragioni perché con la salute c’è poco da scherzare e oggi pomeriggio, esausti, hanno chiamato i carabinieri. I militari sono prontamente arrivati sul posto, ma tutto quello che hanno potuto fare è stato prendere appunti.

Quella dell’ospedale di Praia a Mare è una storia viziata da scelleratezza politica e malagiustizia, di cui dopo anni di lotte e denunce inoltrate a qualsivoglia ente e organo preposto, non si vede ancora la fine.

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