Sui problemi che in questa estate caratterizzano la qualità della vita sull’alto Tirreno cosentino interviene anche Letterio Licordari, dirigente nazionale di “Risorgimento Socialista” e coordinatore del partito su questo territorio. “La gestione delle presenze è, come avviene da anni, problematica, soprattutto in relazione all’erogazione dei servizi, della sicurezza e dell’offerta turistica” – evidenzia Licordari, precisando che – “se le presenze nel mese di luglio sono diminuite nell’Alto Tirreno Cosentino i motivi sono da ricercarsi in una programmazione effettuata all’ultima ora non solo dalle Istituzioni ma, soprattutto, dagli imprenditori del settore, e ai tanti aspetti logistici derivanti da problemi di depurazione delle acque, anche se si notano realtà disomogenee, “a macchia di leopardo” (per quest’ultimo aspetto il Comune di Santa Maria del Cedro è da annoverare tra quelli virtuosi)”.
Ma l’esponente socialista punta il dito anche su altri aspetti che durante questo periodo, nel quale le presenze arrivano quasi a decuplicarsi, riducono la qualità della vita per villeggianti e residenti. “Da anni i Comuni sono in “ambasce finanziarie” e fanno salti mortali per fare bilancio. Quello di Scalea, la località più frequentata, ad esempio, non può mettere a disposizione dell’Assessorato al Turismo (praticamente senza portafoglio) che pochi spiccioli, nonostante il gettito dell’imposta di soggiorno, per manifestazioni importanti.
Ma ci sono attività che si possono fare anche “a costo zero”, e mi riferisco all’attività di controllo sulle presenze, che contribuirebbe alla prevenzione di eventi criminosi (alquanto frequenti anche nella stagione in corso), compreso il dissennato lancio di buste della spazzatura in aree urbane e periferiche, nonché sugli scarichi abusivi a mare, e sulla caotica circolazione stradale interna, con sensi unici e rotatorie ignorati, bici e motorini contromano al centro delle vie: controllare non significa reprimere, è un’attività propedeutica alla serenità del vivere in località che da anni vengono scelte per le vacanze estive, vacanze che devono essere tali, altrimenti si corre il rischio che nei prossimi anni le flessioni registrate nell’appena decorso mese di luglio possano “allargarsi” anche al periodo “clou” della stagione. La “tolleranza” non sempre è una virtù, e quando si usa tolleranza in presenza di problemi come quelli prima descritti i guasti rimangono e si acuiscono.”