(ANSA) – COSENZA, 25 LUG – I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Cosenza, a conclusione di indagini dirette dalla Procura della Repubblica, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 280 mila euro nei confronti di cinque persone accusate di avere incassato indennità pensionistiche erogate dall’Inps in favore di loro familiari deceduti. Dalle indagini condotte dai finanzieri è emerso l’incasso anomalo da parte di numerosi ultranovantenni di trattamenti pensionistici. Si è proceduto così a verificare la posizione di oltre 15 mila persone beneficiarie di pensione e rientranti negli elenchi nominativi forniti dall’Inps.
Dal riscontro eseguito è emerso che alcuni trattamenti pensionistici continuavano ad essere erogati anche dopo la morte del relativo beneficiario, circostanza confermata dai successivi accertamenti eseguiti tra gli intermediari finanziari. L’accusa nei confronti degli indagati è di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Lo riferisce testualmente il sito dell’Ansa.
Ma a darne notizia era stato, qualche ora prima, il sito Secondo Piano News, il quale a proposito della presunta truffa scrive: “Le Fiamme gialle hanno svolto accertamenti che hanno evidenziato l’anomalo incasso di trattamenti pensionistici da parte di numerosi ultranovantenni. Rilevata l’anomalia si è proceduto a verificare la posizione di oltre 15.000 soggetti beneficiari di pensione e rientranti negli elenchi nominativi forniti dall’Inps.
Attraverso l’incrocio dei dati presenti nelle diverse banche dati e le anagrafi di diversi Comuni della Provincia di Cosenza, è stata verificata l’effettiva esistenza in vita o l’eventuale decesso dei soggetti beneficiari della pensione.
Dal riscontro eseguito è emerso che alcuni trattamenti pensionistici continuavano ad essere erogati anche dopo la morte del relativo beneficiario, circostanza confermata dai successivi ed approfonditi accertamenti eseguiti presso gli intermediari finanziari.
In particolare, dall’esame delle movimentazioni dei conti è emerso che le somme erogate dall’Inps venivano incassate da terzi soggetti cointestatari o delegati ad operare sui conti del beneficiario deceduto.
Fra i casi scoperti dai finanzieri, quello di un sessantenne che ha incassato illecitamente la pensione del padre, deceduto nel 2010, per oltre 90.000 euro”.