Un mare di persone si è riunito ieri nella Parrocchia Maria Madre della Chiesa allo Scalo di Rossano Scalo per dare l’ultimo saluto alla famiglia Acri-Olivo (composta da Stanislao Acri, Daria Olivo e il piccolo Pier Emilio di solo 6 mesi) distrutta domenica scorsa in un disastroso incidente avvenuto lungo la corsia sud dell’A1, nel tratto che attraversa il Frusinate tra i caselli di Ceprano e Pontecorvo, all’altezza del Comune del di Roccasecca (Frosinone). Il funerale è avvenuto nella stessa parrocchia dove a giugno scorso il piccolo Pier Emilio aveva ricevuto il sacramento del Battesimo. L’autopsia sui loro corpi è stata effettuata giorno 27 luglio 2018 e noi abbiamo raccolto le testimonianze della stampa locale che ne ha raccontato i dettagli qualche ora prima del rito funebre
(FONTE: CIOCIARIA OGGI) Per il piccolo e la mamma solo un esame esterno, così come disposto dalla procura. Oltre quattro ore di autopsia per il papà, Stanislao Acri. Così, grazie al nulla osta del dottor De Franco, le salme sono state ricondotte a casa, a Rossano Calabro, per i funerali dove l’intera comunità li attende per l’ultimo saluto. Anche l’arcivescovo Giuseppe Satriano ha espresso, a nome dell’intera chiesa diocesana, il sincero e sentito cordoglio per la improvvisa e tragica scomparsa di Stanislao Acri, Daria Olivo e del loro piccolo di sei mesi: una famiglia distrutta in pochi minuti nel tragico incidente avvenuto domenica in A1 in territorio di Roccasecca.
«Una tragedia che riempie di dolore il cuore di ciascuno di noi ha aggiunto monsignor Satriano. In questo momento di profonda commozione e umana partecipazione, la diocesi di Rossano Cariati, si stringe ai familiari». Intanto, vanno avanti le indagini della procura: dopo il sequestro dei cellulari della vittima e del conducente del furgone (originario di Cuneo e indagato per omicidio stradale) sono state disposte alcune consulenze per chiarire la dinamica.
Non a caso ha disposto anche il sequestro dei telefono cellulari di entrambi gli autisti ed ha indagato, come atto dovuto, l’autista del furgone per omicidio stradale.
In sostanza, con l’esame autoptico e dei tabulati telefonici, si vuole eventualmente escludere il malore e la distrazione da telefonino tra le cause del tragico sinistro.
La famiglia Acri si era recata a Roma per una visita medica sulle condizioni di salute del figlio che avevano dato un buon esito.