Dalle panchine di Scalea al tam tam di whatsapp, in queste ore a Scalea sta tenendo banco un volantino anonimo pieno zeppo di accuse al sindaco Gennaro Licursi, all’amministrazione comunale e alla sua giunta. Pioggia di critiche anche per l’ex presidente dello Scalea calcio, Gaetano Formica, che lo scorso venerdì 6 luglio, durante l’incontro che si è tenuto nella sala polifunzionale del Comune di Scalea, ha rassegnato le dimissioni dal suo ruolo.
A causa dei toni diffamatori della missiva, da cui prendiamo nettamente le distanze, vi mostriamo nella foto di copertina l’unico passaggio che, nel rispetto delle vita privata di ognuno e della deontologia giornalistica, è stato possibile pubblicare.
La lettera, quasi interamente priva di punteggiatura (forse per depistare ogni possibile indizio e confondere le origini dell’ignoto autore), denuncia presunte commistioni tra amministrazione pubblica e imprenditoria privata, denuncia una informazione a suo dire manipolata e una serie di relazioni anche di tipo amoroso tra alcune delle persone menzionate nel testo, anche fuori dall’ambito politico, che starebbero deviando il corso delle cose e compromettendo, sempre secondo il volantino, il futuro della città. La missiva parla inoltre di enormi debiti, di affidamenti e favoritismi, di personaggi importanti che avrebbero raccomandato le amanti, di politici disposti a pagare e molto altro circa la corruzione e lo sperpero di denaro pubblico.
In ultimo, l’autore o gli autori dello scritto, raccomandano ai soggetti citati di fare attenzione perché le questioni trattate nel testo sarebbero già state poste al vaglio degli inquirenti. «Abbiamo mandato tutto a chi di dovere – si legge ancora nel volantino -, a loro darete le vostre risposte».
In ultimo si raccomandano le dimissioni dell’assessore Eugenio Orrico: «Licursi fai un gesto di valenza politica e manda Orrico Eugenio a casa».
Facendo una veloce ricognizione, per alcuni aspetti trattati nella lettera risulta che nei mesi scorsi era già stata presentata formale denuncia presso gli uffici competenti.