Nel 2012 il Consiglio dei Ministri ha approvato, con l’intento di revisionare le circoscrizioni giudiziarie, il taglio di 37 tribunali e di 220 sezioni distaccate.
Tra le sezioni riguardate dal riordino della geografia giudiziaria v’è stata anche quella di Scalea.
Il venir meno di questa ha causato notevole disagio agli operatori giuridici ed ai cittadini, dovendosi percorrere una distanza di circa 60 km per raggiungere il Tribunale di Paola; distanza e disagi che aumentano ulteriormente per Comuni come quelli di Aieta, Tortora, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Santa Domenica Talao, Orsomarso, Verbicaro, Grisolia, Buonvicino e Maierà che si trovano o più nord rispetto a Scalea o nell’entroterra. Distanze che diventano, poi, particolarmente significative su una strada come la S.S. 18 la cui percorribilità è notoriamente tutt’altro che agevole.
La chiusura di tale sezione ha determinato il venir meno di un servizio essenziale oltre che la perdita di un presidio di giustizia; un presidio che in un territorio come quello calabrese ha rappresentato con forza, fin quando operante, la presenza dello Stato e delle istituzioni contro i fenomeni legati alla criminalità.
Il presidio giudiziario di Scalea ha garantito, inoltre, un servizio in grado di arricchire un comprensorio che oggi appare sempre più depauperato ed isolato.
La politica dell’accentramento, in una regione come la Calabria, in cui a difettare sono anche i servizi di trasporto e le vie di collegamento, ha generato la triste sensazione del più assoluto abbandono.
Il nuovo Governo, oggi, sembra intenzionato a rivedere la geografia giudiziaria, come emerge a pag. 22 del contratto per il governo di cambiamento. Difatti, al paragrafo 12 dedicato agli interventi in materia di Giustizia è previsto, tra le altre cose, che: “Occorre una rivisitazione della geografia giudiziaria – modificando la riforma del 2012 che ha accentrato sedi e funzioni – con l’obiettivo di riportare tribunali, procure ed uffici del giudice di pace vicino ai cittadini e alle imprese”.
Pertanto, alla luce di tale ultima previsione di una rivisitazione della geografia giudiziaria, moltissimi avvocati dell’area interessata hanno deciso di costituire un comitato per sollecitare, da un lato, il mantenimento definitivo dell’Ufficio del G.d.P. e dall’altro la riapertura della sede tribunalizia. La decisione della riapertura, tra l’altro, sarebbe agevolata a Scalea da esistenti locali già adibiti a siffatto uso in passato.
Peraltro, considerata la recente riforma contenuta nel D. Lgs. n. 116/17, a partire dal 2021 si procederà all’ampliamento della competenza del Giudice di Pace. Tale prospettiva comporterà un incremento del flusso di operatori giuridici e cittadini. Dato, quest’ultimo, tutt’altro che trascurabile per un territorio che necessita di crescita e che sembra, al contrario, essere stato condannato all’immobilismo. Tale struttura, pertanto, allo stato, può considerarsi per il territorio addirittura più importante sia di per sé che in relazione alla detta prospettiva di riapertura della Sezione distaccata del Tribunale.
Della costituzione del comitato si fanno promotori gli Avv.ti Antonio Campagna, Tiziana Forestieri e Rachele Pignata con il sostegno di tantissimi altri Colleghi.
Il comitato opererà coinvolgendo la cittadinanza attraverso la promozione di iniziative. A tutte le amministrazioni comunali interessate, inoltre, si chiede di aderire al comitato sostenendo la proposta e manifestando i disagi sofferti dalla cittadinanza e dagli operatori del settore innanzi alle autorità statuali; nonché di evidenziare il fondamentale valore, in un territorio come il nostro, di tali presidi di giustizia.