“Le inchieste giornalistiche servono a rendere edotta la gente. Se, poi, danno il via anche a quelle giudiziarie, meglio, ma non è l’obiettivo primario”: così il giornalista Ruotolo nella lectio dei laboratori di “Giornalisti d’Azione”
“La cultura per la legalità, la conoscenza del fenomeno criminale è un forte antidoto contro le mafie che annullano la libertà, che uccidono la speranza delle nuove generazioni, solo i giovani che rappresentano il futuro possono costruire le fondamenta per ridimensionare ed un giorno sconfiggere il fenomeno mafioso”. Lo ha detto il giornalista Rai e Mediaset, e stretto collaboratore di Michele Santoro, Sandro Ruotolo, nella lectio magistralis che ha tenuto nell’istituto scolastico superiore “Todaro – Cosentino” di Rende. La lezione ha concluso l’anno scolastico dei laboratori di giornalismo di “Giornalisti d’Azione”.
Il giornalista che ha condotto diverse importanti inchieste giornalistiche ha detto ai ragazzi che “l’obiettivo di tali inchieste non è quello di ispirare la magistratura verso inchieste giudiziarie, ma quello di rendere edotta su certe vicende le persone, i lettori, i telespettatori, e suscitare in loro indignazione, riprovevolezza, consapevolezza che ci sono cose che non vanno in questo mondo”.
Sandro Ruotolo, giornalista Rai e Mediaset, collaboratore importante di Michele Santoro, altro grande giornalista televisivo, lo ha sottolineato con forza: il giornalismo d’inchiesta ha un ruolo fondamentale nel mettere in luce situazioni di illegalità, ma con destinazione la gente e non le procure e i tribunali. Autore di tante inchieste giornalistiche e di moltissime interviste a personaggi anche scomodi, Ruotolo, che dal 2015 vive sotto scorta per le minacce di morte ricevute dalla camorra, è stato il protagonista della lectio magistralis che ha tenuto nell’aula magna dell’istituto scolastico “Cosentino-Todaro” di Rende e con cui si è chiuso l’anno scolastico dei laboratori di giornalismo che il movimento calabresi “Giornalisti d’Azione” ha attivato, quest’anno, in sette istituti scolastici superiori del territorio cosentino.
“È stata un’esperienza entusiasmante e positiva, che ha arricchito i ragazzi, ma anche i giornalisti che hanno partecipato come tutores”, dice Tursi Prato. “Il lavoro – continua il presidente di “Giornalisti d’Azione” – è stato apprezzato dagli studenti, ma anche dagli insegnanti e dai dirigenti scolastici. Ed il frutto di un lavoro, evidentemente, svolto bene sono le conferme per il prossimo anno scolastico che molte scuole ci hanno già fatto giungere”.
I laboratori di giornalismo del movimento calabrese sono stati svolti in regime di alternanza scuola-lavoro. “Il successo – continua Tursi Prato – va ascritto senza dubbio anche ai nostri media partner di quest’anno scolastico: Calabria News 24, Jonica Radio, Mondo Radio Web, Rete 3 Digiesse Praia, Radio Sound, Radio Hit e Savuto Web, IlFattodiCalabria.it.
“Sono stati – dice Mariapia Volpintesta, la giornalista che ha coordinato i laboratori – 11 percorsi di alternanza scuola lavoro, che hanno registrato il coinvolgimento di 7 istituti scolastici del territorio cosentino, con la partecipazione di 230 studenti, per un totale di 740 ore di lezione. Nel corso dell’anno abbiamo realizzato 24 eventi formativi e 4 workshop extra lezioni; gli studenti hanno collaborato alla realizzazione di trasmissioni radiofoniche e telegiornali, ed hanno prodotto spot radio ed un libro sul teatro “Rendano” che pubblicheremo tra qualche giorno e lo doneremo al Comune di Cosenza; siamo stati anche partner del festival dell’editoria Fege. E se con l’alternanza scuola-lavoro abbiamo finito, in questi giorni – continua Volpintesta – abbiamo in corso un Pon con l’istituto “Da Vinci – Nitti” di Cosenza sulla comunicazione per un evento moda”.
Nell’ambito dell’incontro con Sandro Ruotolo gli studenti hanno potuto sperimentare, per la prima volta, il ruolo di sondagisti grazie a Raffaele Rio, presidente di ‘Demoskopika’. “Fortemente critici nei confronti della scuola pubblica, decisionisti in materia di scelta lavorative ed europeisti convinti. È questo – dice Rio – l’identikit dei giovani emerso nell’istant poll realizzato in occasione della giornata conclusiva dei laboratori di giornalismo di giornalisti d’azione e che avuto come protagonisti attivi oltre 100 giovani delle ultime classi di alcuni istituti superiori. Dal sondaggio ben il 64 per cento dei ragazzi ha palesato rilevanti criticità all’attuale assetto dell’istruzione pubblica, elemento dalle forte ripercussioni sull’attuale mercato del lavoro, sul quale, gli under 18 interpellati sembrano avere le idee abbastanza chiare: 7 giovani su 10 sarebbero pronti a lasciare la Calabria per cercare un lavoro stabile e gratificante all’estero. I giovani – continua il presidente di ‘Demoskopika’ – si è espresso anche sul tema del lavoro nero. Preoccupante il 30 per cento del campione disponibile ad essere remunerato in nero, pur di lavorare. Interessante, infine, l’orientamento emerso nella relazione tra nuove generazioni e politica. In una situazione economica familiare, percepita come stabile dalla maggior parte dei giovani (72%), i ragazzi affidano un ruolo importante ai decisori pubblici, quali influencer del loro vissuto quotidiano e futuro (77,6%) indirizzando le loro aspettative prioritariamente sull’Unione Europea (66,7%) e sfiduciando, al contrario, Governo italiano (8,7%), Parlamento e Regione Calabria entrambe al 12,3%”.
Soddisfatta la dirigente del “Cosentino – Todaro”, Brunella Baratta: “Questi sul giornalismo sono stati dei laboratori che hanno incontrato il favore dei nostri studenti, offrendo loro la possibilità di comprendere il linguaggio dei media. Per quanto ci riguarda abbiamo già chiesto all’associazione ‘Giornalisti d’Azione’ di riprendere i corsi anche nel prossimi anno scolastico”.