Crisi politica a Diamante, l'appello del Movimento Popolare a tutti i consiglieri comunali

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Crisi politica a Diamante, l'appello del Movimento Popolare a tutti i consiglieri comunali

 
La nascita del MOVIMENTO POPOLARE nell’ottobre del 2017 ha scompaginato tutti i giochi esistenti sulla questione porto e fatto aprire gli occhi sulla reale situazione nella quale versava la ICAD Blu srl.
Il Movimento popolare da allora ha promosso una serie di iniziative che hanno smosso l’opinione pubblica diamantese.La fiaccolata , la raccolta delle firme ( 1007), lo sciopero del paese, il mese di iniziative nel gazebo sul porto, la festa del 25 aprile hanno orientato tutti verso la riappropriazione dell’area portuale.
Ma ora si avvicina l’ora della rescissione del contratto ( il prossimo 27 agosto) con il ritorno dell’area al Comune, legittimo proprietario, si avvicina l’ora della liberazione dei diamantesi del giogo nel quale la regione li ha tenuti per troppo tempo.
Ed ecco ora improvvisa la crisi. Il gioco di cercare di far cadere il Comune, di rimettere tutto in discussione a soli pochi mesi della fine naturale del mandato elettorale. Si vorrebbe far arrivare un commissario, che potrebbe annullare la possibilità di rescissione del contratto e tutto il lavoro fatto per dare un porto pubblico ai diamantesi. Ancora di più potrebbe concedere una proroga ed un nuovo crono programma al concessionario.
Alla luce di tutto questo il Movimento Popolare fa appello a tutti i consiglieri comunali di qualsiasi appartenenza politica di comportarsi da liberi cittadini evitando crisi di governo del comune che porterebbero al commissariamento.
Questo non vorrebbe dire, a nostro avviso, essere d’accordo con l’azione fatta negli anni scorsi dell’amministrazione comunale condividendone le linee, ma significherebbe solamente lavorare per il bene del paese, pacificare gli animi, unificare tutti e soprattutto lottare uniti per avere un porto pubblico, dove siano tutte le categorie sociali a beneficiarne e non uno solo.
Il Movimento Popolare prosegue sulla sua linea di lotta per la riappropriazione dell’area portuale confermando ciò che ha detto fin dalla sua nascita.