Di seguito il comunicato stampa dell’Associazione Nazionale Amabulanti
Può lo sport, anzi il ciclismo, nella sua esibizione più importante del nostro Paese, costringere il Sindaco di Praia a Mare a far revocare il regolare svolgimento del mercato settimanale? E ciò addirittura il giorno prima – giovedì prossimo, 10 maggio – del suo arrivo della tappa proprio nella nota cittadina turistica Calabrese, che avverrà venerdì 11 maggio?
A quanto pare sì. Le ragioni di sicurezza, viabilità, ecc., in Italia sono prevalenti rispetto a quelle del lavoro di circa 80 ambulanti. Ecco un esempio del come una nazione manca di rispetto al lavoro, anzi ad 80 famiglie che vivono del lavoro ambulante. Chi li risarcirà del mancato incasso di quella giornata? Nessuno. ARRIVA il GIRO D’ITALIA E IL MERCATO SI REVOCA. Tutto sembra normale. Secondo voi è normale?
Secondo noi DELL’ANA NON È NORMALE. Anzi a noi sembra L’ITALIA ALLA ROVESCIA, IL MONDO ALLA ROVESCIA. E se qualcuno pensa che tutto questo sia normale, cioè che le ragioni dello sport e del divertimento siano prevalenti a quelle del lavoro, noi ci batteremo contro questa “normalità”. Perché il lavoro deve essere difeso e tutelato. Lo dice l’articolo 1 della Costituzione Italiana. Recita: “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, non sullo sport e sul divertimento. Anche se a noi piacciono sia lo sport ed il divertimento. E siamo innamorati del ciclismo e dei miti del ciclismo italiano. Siamo cresciuti a pane e biciclette cercando di emulare Bartali, Coppi e Gimondi. Ma poi siamo diventati adulti e sono sopraggiunti il peso delle responsabilita’. Abbiamo imparato a stare con i piedi per terra e pertanto difendiamo il lavoro sempre e comunque. Ed i mercati, innanzitutto.
Ana, Associazione Nazionale Ambulanti