Il corpo è stato ritrovato oggi pomeriggio vicino allo stadio comunale, di lui si erano perse le tracce lo scorso 6 aprile
Antonio Alexander Pascuzzo, il 18enne scomparso la sera del 6 aprile scorso a Buonabitacolo, nel Salernitano, è stato trovato morto oggi pomeriggio nei pressi dello stadio comunale, in una scarpata in prossimità del fiume Peglio. Al momento gli inquirenti non sono riusciti a risalire alla causa della morte, se si tratti di morte accidentale o sopraggiunta in seguito ad episodi di violenza. Sul posto, come rivela il giornale Onda News, sono intervenuti il magistrato di turno presso la Procura di Lagonegro, Francesca Fresch, il medico legale, i Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, diretti dal Capitano Davide Acquaviva, i Carabinieri della Stazione di Buonabitacolo, al comando del Maresciallo Gianni Mirabella, la Polizia Municipale di Buonabitacolo e la Protezione Civile Vallo di Diano, il parroco don Antonio Garone e il vice sindaco Enza Basile.
Antonio era giunto in Italia nel giugno del 2017. Per anni aveva vissuto in Perù con la madre separata dal padre, mentre a Buonabitacolo viveva in casa con il genitore e con lo zio. Proprio quest’ultimo lo aveva visto vivo per ultimo venerdì sera e subito aveva raccontato agli inquirenti di aver assistito ad una telefonata ricevuta dal nipote prima che uscisse con la scusa di andare a comprare le sigarette senza farvi più ritorno.
La notizia aveva lasciato sgomenta la piccola comunità di Buonabitacolo, soprattutto dopo che la sa scomparsa aveva rimandato ad una frase shock postata sul suo profilo facebook un mese prima di far perdere le tracce: «Non merito di vivere». Poi aveva pubblicato una faccina triste e una pistola puntata alle tempie. Come riporta l’agenzia di stampa Ansa, nonostante la giovane età, Pascuzzo qualche tempo fa era finito in manette per spaccio di droga. Ma gli investigatori che indagano sulla vicenda pare non stiano tralasciando nessuna pista, neppure quella del suicidio.
Per giorni, era stato cercato invano anche da amici e volontari. Anche la nostra redazione aveva lanciato l’appello per ritrovarlo, raccontando la vicenda nell’articolo Buonabitacolo, 18enne scompare dopo telefonata, su facebook aveva scritto: «Non merito di vivere».