di Francesco Cirillo
Stamattina dalla 8 mi sono piazzato nella casa di Pasquale (nella foto di copertina) in attesa delle visite promesse ed alle 9 ecco arrivare l’ispezione dell’Asp di Praia a Mare e quella del medico di base. Non ci sono gli assistenti sociali del Comune di Diamante né quelli di Cosenza. La visita non può che essere positiva in quanto quelle sono le condizioni di Pasquale e tali resteranno per i prossimi 30 giorni fino a quando la frattura al bacino non sarà calcificata.
Intanto volano le carte burocratiche e anche quelle strumentali di natura politica. Diversi vogliono cavalcare l’onda emotiva e di sdegno ma nessuno si fa vedere materialmente in casa da Pasquale che resta nelle mani dell’avvocato Liserre, che deve aprirgli la mattina, deve portarci la donna delle pulizie e deve anche portargli da mangiare. I fatti restano questi e le chiacchiere a Pasquale non servono.
Adesso è chiaro a tutti che Pasquale in quella casa ed in quelle condizioni non può restare, neanche se vi fosse un’assistenza domiciliare che in questi casi non è possibile se non nelle minime cose quotidiane. Pasquale deve essere necessariamente ricoverato in una struttura in quanto al problema del bacino fratturato ce n’è un altro forse anche peggio che è quello mentale-depressivo che lo ha portato a tre tentativi di suicidio, e questo la dice lunga sul suo stato di salute.
È stato detto che massimo domani Pasquale verrà ricoverato, ma dove resta il problema? A Cetraro dicono che i posti ci sarebbero ma che ci sono lavori in corso e alcuni reparti sono chiusi, resta la Clinica Cascini di Belvedere, ma anche qui bisognerà verificarne la disponibilità.
Intanto stamattina non è stato possibile rintracciare la dott. Murata dell’Uepe di Cosenza. “Verrà domani”, ci è stato risposto. In effetti i veri responsabili della situazione sono proprio loro, i giudici di sorveglianza, i quali al di sopra degli assistenti sociali dell’Asp e dei Comuni, in casi come questi hanno il potere di imporre un ricovero in qualsiasi ospedale. Sarebbe bastato un pronto intervento da parte loro nel giorno del primo ricovero a Cetraro di Pasquale e in tanti si sarebbero risparmiati il casino fatto.
Aspettiamo quindi un altro giorno. Intanto l’avv. Liserre ha denunciato tutti, poi vedremo se qualcuno studierà quanto avvenuto e rintraccerà in qualche angolo sperduto un responsabile, che dal 29 marzo ad oggi non ha fatto il proprio dovere.