“Sono ormai noti i dati sulla classificazione e sullo stato qualitativo delle acque di balneazione che l’ARPACAL, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, ha inviato alla Regione Calabria per gli adempimenti di competenza.
Come temevamo, sperando di essere smentiti, la situazione della balneazione a Praia a Mare per la stagione estiva 2018 sarà ancora più negativa rispetto a quella già negativa registrata nel 2017.
Infatti per il 2018 il comune di Praia a Mare ha ben tre tratti di mare classificati “scarsi” quindi interessati da un divieto di balneazione che durerà per tutta la stagione estiva prossima. I tratti interessati sono:
- 350 Sbocco Canale Sottomarlane;
- 777 sinistra Canale Fiumarella;
- 408 mt. destra Canale Fiumarella che da “sufficiente” nel 2017 passa “ scarso” quindi non balneabile per il 2018.
Sono da rilevare inoltre i seguenti dati: Praia a Mare e Fuscaldo sono gli unici comuni della costa tirrenica cosentina che hanno tratti di mare non balneabili: Fuscaldo ne ha solo uno, Praia a Mare ne ha ben tre per oltre 1,5 Km di spiaggia.
La gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti : Pubbliche Autorità, Operatori, Sindacati , singoli cittadini: ognuno operi secondo le proprie responsabilità e renda conto di ciò alla Cittadinanza tutta.
Da parte nostra abbiamo da tempo svolto un’ azione di sensibilizzazione, segnalato e denunciato il problema che permane e si aggrava, assolvendo al ruolo che un’Associazione di protezione ambientale ha, anche se può risultare scomodo ed a volte non gradito a chi ha responsabilità di governo.
Ma quando un chilometro e mezzo di spiaggia sarà ricoperto da cartelli indicanti il divieto di balneazione che l’Autorità Pubblica è tenuta per legge ad istallare a tutela della salute di tutti, quale impatto avrà tra i turisti e visitatori del nostro comune? Fino a quando si potrà far finta che tutto va bene?
E anche gli obiettivi di assicurare decoro e sicurezza a questa cittadina, di cui tanto si è parlato e scritto in questi giorni, come potranno essere più facilmente assicurati e raggiunti quando i turisti più informati ed attenti alla qualità del mare e dell’ambiente finiranno per scegliere altre mete per le proprie vacanze?
Le ricadute ambientali ed economiche sono di tale rilevanza e serietà che il risanamento della Fiumarella e del suo braccio canalizzato sotto la Marlane dovrebbe avere assoluta priorità negli interventi e negli impegni, quando mancano solo 4 mesi dall’inizio dell’estate.
Già sul sito del Ministero della Salute sono comparsi i primi aggiornamenti e tra breve verrà inserita la segnalazione in rosso delle aree non balneabili di Praia a Mare.
Sperare in un turista disattento, quando invece è cresciuta enormemente l’esigenza di conoscere la bellezza dei luoghi e la qualità del mare, non farà certo la fortuna di Praia a Mare”.
Italia Nostra, sezione Alto Tirreno Cosentino