Lettere alla redazione: «Asp di Cosenza e il disprezzo per le norme: il caso Luciano Tramontano»

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Lettere alla redazione: «Asp di Cosenza e il disprezzo per le norme: il caso Luciano Tramontano»

Nella foto, tratta dal sito youreporter.it, il direttore generale dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro
 
“L’arroganza, la tracotanza, il disprezzo per le norme, sembrano non avere mai fine all’ASP di Cosenza. Faccia di Plastica prosegue imperterrito, certo della impunibilità, a seminare delibere, determine e quant’altro idoneo a cercare di arginare la disfatta elettorale del suo sponsor, cioè il PD, anzi parte del PD, quello che fa capo a madame Fifì e consorte e Palla Palla (per chi segue le vicende della sanità cosentina sul sito Iacchite’ sa che Faccia di plastica, Madame Fifì e Palla Palla sono gli appellativi affibbiati rispettivamente al direttore generale dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro, alla deputata Enza Bruno Bossio e al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, ndr). 
Continua a sperperare denaro pubblico, a non farsi approvare i bilanci, tanto che da quando si è insediato ha il vero e proprio record di esserseli fatti bocciare tutti, sponsorizza manifestazioni ridicole, ma costose, come la finta riapertura dell’ospedale di Praia senza aver modificato l’atto aziendale che ad oggi prevede solo un CAPT, cosa che non potrà mai avvenire senza la modifica del decreto 64 da parte di Scura.
Bene, l’ultima “operazione” è avvenuta con l’atto deliberativo n. 174 dell’8 febbraio 2018, avente ad oggetto “presa atto transazione”. Premette, l’atto de quo, che con delibera n. 1608 del 9 aprile 2010, il dott. Luciano Tramontano, di cui già in passato si sono interessati per la nomina a responsabile della medicina dello spoke di Cetraro/Paola, chiaramente illegittima, perché dalla chiusura dell’ospedale di Praia avvenuta il 31.03.2012, lo stesso medico, ha sempre lavorato nel CAPT di Praia che, come noto, è una attività territoriale e non ospedaliera, era stato nominato direttore della unità operativa complessa di Praia. Nel prosieguo della lettura dell’atto, emerge un grossolano falso nella parte che dice ” … successivamente quale direttore del reparto RSM/M e Lungodegenza del CAPT di Praia a Mare”.
Bene, come è possibile che una attività di CAPT, cioè territoriale, possa avere una Unità Operativa Complessa? Come è possibile dare un incarico primariale senza preventiva autorizzazione regionale? Era appunto la motivazione per la quale, a suo tempo, il commissario alla sanità della regione Calabria, annullò gli atti concorsuali. Prosegue l’atto deliberativo sempre nelle premesse che il dott. Tramontano ha reiteratamente richiesto le differenze stipendiali per le funzioni da “responsabile” del CAPT. Richiesta impossibile da accogliere visto che in un CAPT non esiste nemmeno la figura di responsabile, altro che quelle da Direttore!
Il capolavoro giuridico prosegue nella citazione della sentenza del Consiglio di Stato che, annullando il DPGR 18/2015, il DCA n. 30/2016 e n. 64/2016 (il decreto che all’epoca ne decretò la riconversione, ndr), ordina che la struttura di Praia venga restituita alla rete ospedaliera.
Faccia di Plastica, prende spunto dalla sentenza solo per la parte che riguarda Praia a Mare? La sentenza, che va rispettata, riguarda tutta la riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese e dell’emergenza/urgenza, per cui è l’intera regione a trovarsi nel caos, per cui va fatto un nuovo piano e non solo Praia a Mare.
Scura se ci sei batti un colpo, anzi due! Mauro, mischia le carte al solo fine di soddisfare le “voglie” dei suoi padrini e continua a sostenere, falsamente, che la struttura di Praia a Mare sia a tutti gli effetti un ospedale, pur mancando i requisiti minimi dal punto di vista giuridico. E questo per dare, con l’atto deliberativo de quo, la qualifica di primario a Tramontano. A questo punto sorge spontanea una domanda: perché a Tramontano sì ed al dott. Gianni Stoppelli no? Eppure anche quest’ultimo aveva vinto il concorso a primario nello stesso periodo e poi annullato per la mancanza della preventiva autorizzazione regionale. Lo stesso TAR calabria non aveva accolto il ricorso del dott. Stoppelli per la motivazione di cui sopra. Ricapitolando: il dott. Tramontano rinuncia alla differenza stipendiale per le mansioni inesistenti di primario svolte nel CAPT di Praia a Mare e gli viene affidato il posto di primario ed al dott. Stoppelli no? Ma Scura c’è o lo fa? La direzione generale del Dipartimento della salute della regione Calabria si nasconde? La magistratura ha il torcicollo a furia di voltarsi dall’altra parte?”
Lettera firmata