I pacchi trafugati contenevano capi di abbigliamento, strumenti tecnologici, regali e giochi
Tre napoletani avevano deciso di procurarsi delle scorte di cibo e vari oggetti per il Natale in un modo del tutto bizzarro e soprattutto illegale. Le persone in questione sono Pasquale Sacra, Sabatino D’Andrea e Esposito Ciro. I tre furbi hanno scelto di trascorrere i giorni prima delle feste, in viaggio dalla città partenopea fino alla località di Sant’Eufemia in provincia di Reggio Calabria. Giunti nella meta citata hanno fatto il loro ingresso, in modo furtivo, all’intero di un magazzino addetto al deposto di materiale di vario genere in attesa di essere spedito presso determinate destinazioni.
I membri della banda hanno rovistato tra i pacchi trovati per molte ore, preoccupandosi di scegliere ogni cosa che fosse la più allettante possibile. I pacchi in questione riguardavano capi di abbigliamento, strumenti tecnologici, regali e giochi rivolti ai propri cari in occasione delle festività. Il gruppo soprannominato “Banda dei Babbi Natali” si stava apprestando a caricare la merce in auto, pronti per ritornare nella loro città di Secondigliano.
Putroppo per loro, al mattino presto sono stati avvistati e il loro modo sospettoso di aggirarsi con degli zaini in spalla ha allarmato la gente del quartiere che ha chiamato al 112. Così la squadra dei Carabinieri di Lamezia Terme si è precipitata sul posto dove gli agenti hanno iniziato la loro rincorsa per acciuffarli, nelle campagne vicine al Centro Meccanizzazione Postale. Tuttavia, la cattura non è stata semplice in quanto due dei ladri sono stati presi e bloccati dopo circa un centinaio di metri mentre l’altro membro era riuscito a mettersi in salvo. Per poco però , è stato ritrovato nei pressi della SS18 mentre aspettava qualcuno che andasse a recuperarlo. Per i tre malviventi non c’è stato scampo, infatti sono scattate subito le manette per furto aggravato.
Il bottino è stato recuperato e riconsegnato al Centro Meccanizzazione Postale, così i doni sono stati salvati e anche il Natale.
di Benedicta Felice
