La gara automobilistica sospesa dopo un incidente avvenuto per una velocità “stimata” appena sopra i 50 k/h
Un tracciato di 2,6 km corredato e 10 postazioni di rallentamento lungo un percorso, quello della Riviera dei Cedri, che mozza il fiato. È stata strutturata così la gara della prima edizione di “Slalom Isola Dino”, la singolare corsa di auto che si è svolta domenica scorsa tra la città di Praia a Mare e San Nicola Arcella e che ha visto trionfare Saverio Maglionico al volante di una Radical SR4 dell’Asd Power Racing, seguito da Gaetano Rechichi, al volante di una Ermolli Suzuki della scuderia Piloti per passione, e Vincenzo Manganello su Fiat A1/9 della Cuore Racing, sotto l’occhio vigile del direttore di gara Rosario Moselli e dell’aggiunto Fiore Perri.
La prima edizione dello slalom automobilistico però, non è nata sotto una buona stella. Già alcuni giorni prima, il 3 dicembre, la gara è stata rinviata a causa delle pessime condizioni meteorologiche. Poi la nuova data fissata al 10 dicembre. Gli organizzatori, l’Automobile Club Cosenza, presieduto da Renato Arena e diretto da Giovanni Caturano, in collaborazione con la Fondazione “Amerigo e Mario De Rosa”, e il delegato Sportivo provinciale Aci Sport Franco Molinaro, hanno compiuto una piccola impresa e pertanto non avevano nessuna intenzione di rinunciare alla manifestazione sportiva. Introdurre la tappa regionale Praia a Mare-San Nicola Arcella non è stato affatto facile, considerato che in altri posti della Calabria la gara si svolge senza sosta da più di 20 anni come appuntamento fisso.
Difatti, già nell’organizzazione, si è avuta l’impressione che si stesse cercando di mettere i paletti all’evento. Ma, lo sottolineiamo, è solo un’impressione.
La commissione di vigilanza approva il documento dando parere favorevole all’evento, dopo un’attenta disamina del percorso, ma in alcuni punti, ad esempio nel tratto dei tornanti che portano a San Nicola Arcella, la velocità massima concessa è di 50 K/h, quando invece, dicono gli esperti, potrebbe arrivare a 70 k/h.
Ma proprio in uno di quei punti si verifica un incidente. Per fortuna senza conseguenze. La commissione decide di sospendere la competizione sportiva nell’immediato perché secondo quanto viene riferito non sarebbero stati rispettati i limiti di velocità. Prevedibile e forse anche scontato.
I vincitori vengono premiati ma gli organizzatori mostrano un sorriso un sorriso amaro. Con questi presupposti sarà decisamente difficile organizzare una seconda edizione di una manifestazione sportiva che ha riunito un pubblico degno di nota e ha regalato un bel po’ di ossigeno ai commercianti e alle strutture ricettive della zona. Come sempre, sembra che gli sforzi per rimettere in moto l’economia della città dell’isola Dio debbano sempre essere vanificati.
Altrove, lo diciamo senza timore di smentita, dove le strade sono ancora più impervie e pericolose, come alcuni tratti del cuore della Sila, la gara procede senza intoppi e senza troppi fronzoli, ma soprattutto… a tutta velocità.
Diceva bene chi per primo ha parlato di questa terra come di “Calabrie” e non di Calabria, forse perché conosceva bene come da Reggio Calabria a Tortora questa regione tratti i suoi figli con enormi divari. Generando conseguenze immaginabili.
Clicca qui per seguire la pagina facebook La Lince e rimanere sempre aggiornato