Maurizio Coluccio, di Praia a Mare (Cs), dopo l’intervento in Messico di quattro anni fa, è stato costretto a trasferirsi in provincia di Siena per le condizioni climatiche ottimali e per rimanere vicino al presidio ospedaliero che ormai lo tiene in cura da anni per la sua patologia, Sindrome di Cogan atipica, che dai dati ufficiali risulta aver colpito solo sette persone al mondo
Cara direttrice,
come anticipato più volte nei miei post tramite facebook, eccoci alla resa dei conti… quella resa a cui Tu mi hai insegnato di arrendermi, cosi con l’aiuto di altre persone, spinte anch’esse dallo stesso spirito con il quale quattro anni fa, prese in mano la situazione per portarmi in Messico con la speranza, poi diventata realtà, di bloccare il decorso della malattia (sindrome di Cogan atipica, ndr).
Oggi la situazione, per quanto non faccia trapelare per tenere lo spirito di tutta la famiglia, visto l’arrivo del Natale, è
a dir poco tragica. I dottori hanno poche speranze di vedere molto in avanti la mia vita, son sempre più le volte che le loro teste si chinano nel volermi dare sempre notizie più gravi, senza dovermi guardare in viso per paura di intravedere delle lacrime che dai miei occhi, inevitabilmente, escono.
Oggi cammino solo con l’ausilio di due stampelle, per giunta del tipo che si agganciano alle braccia, perché capita sempre più spesso che perda, in particolare a sinistra, l’uso del braccio e della gamba, anche se per ora per pochi minuti, ma per un tempo tale da mettermi in difficoltà.
L’avventura delle elezioni a Praia per me era un motivo in più per lasciare un ricordo che credo in pochi dimenticheranno… anche se ho preso quei 19 voti, credimi, sono il mio orgoglio, perché due sono quelli dei miei genitori, che per una vita non hanno creduto in me… Purtroppo come ben sai, il resto è andato via per motivi che ben conosci.
Non è per questo che ti scrivo, e ritornando a quello principale, ti allego alla stessa il comunicato che già da circa una settimana l’ “Associazione Pubblica Assistenza di Taverne d’Arbia (SI) ” (Taverne, frazione del comune di Siena), sta facendo circolare, attraverso un canale privilegiato, per tutte le associazioni della Toscana e del centro Italia, tramite l’ANPAS, centro nazionale delle associazione di pubblica assistenza, che a breve pubblicherà anch’essa online il tutto.
Nel frattempo, e non si dirti una cifra, la raccolta ha avuto già il suo inizio e presto avremo un resoconto, come metteranno tutto sui social.
Dal canto mio, volevo mandarti il comunicato così come lo stanno divulgando e per qualsiasi cosa, ci sono i contatti che si possono chiamare per chiarimenti in merito.
So che questo passaggio, tramite la tua professionalità, non sarà un buco nell’acqua, perché come mi hai insegnato Tu quattro anni fa, io continuo a non mollare, con la speranza di tornare presto in Messico per effettuare questo nuovo autotrapianto ed avere una speranza per questa breve vita che rimane appesa ad un filo.
Ti abbraccio forte,
Maurizio
Di seguito, pubblichiamo il comunicato inviato dal presidente della Pubblica Assistenza di Taverne d’Arbia, il quale ha preso in carico il caso di Mzurizio Coluccio aprendo un conto corrente per la raccolta fondi.
“Carissimi tutti,
sono il presidente della Pubblica Assistenza di Taverne d’Arbia, mi rivolgo a tutti voi chiedendovi di avere la pazienza di voler dedicare pochi minuti del vostro tempo alla lettura dell’appello in allegato.
Come potrete constatare si tratta di un caso disperato di un nostro concittadino, Maurizio, colpito da un male rarissimo che lo sta consumando inesorabilmente giorno dopo giorno, lasciandogli veramente poche speranze di vita.
Con le stesse motivazioni per cui corriamo con le nostre ambulanze in emergenza sanitaria o partiamo immediatamente nelle emergenze di protezione civile, essendoci una concreta speranza di concedergli anche solo pochi altri, ma preziosi, anni di vita, non abbiamo esitato a un attimo a stringerci intorno a lui e decidere di aiutarlo per tentare quella che sembra essere l’unica via di salvezza.
Come sempre in questi casi, l’unico vero ostacolo è quello economico, ma pensate che se ciascuna delle nostre 155 Associazioni decidesse di donare 150 euro, saremmo stati capaci di donargli ancora una speranza.
Conoscendo il valore e il rispetto che abbiamo della vita, come la sensibilità e quello di cui le nostre Associazioni sono capaci di esprimere in termini di vicinanza e solidarietà umana, essendoci veramente poco tempo a disposizione per offrire a Maurizio l’opportunità che merita, non ho potuto fare a meno di pensare subito alla nostra rete di Associazioni, come immediate interlocutori per cercare di realizzare prima possibile questa difficile, ma non impossibile impresa.
Perciò ringrazio anticipatamente tutti, anche a nome di Maurizio e dell’Associazione, per quello che vorrete e potrete fare per aiutarci.
COME AIUTARE
Un caro saluto e un abbraccio”.
Valter Girolami
LEGGI ANCHE:
La storia di Maurizio Coluccio, quando pregiudizi e malasanità rovinano la vita
SINDROME DI COGAN. MAURIZIO COLUCCIO, STORIA DI UNA MALATTIA