Le sue origini a Cetraro, in provincia di Cosenza, il suo passato, la sua nuova vita a Bergamo. La sua ultima esibizione non ha convinto il pubblico
(AGI) – L’avventura di Rita Bellanza a X Factor è finita. Nonostante i quattro giudici avessero continuato a salvarla, nella serata un cui ben due concorrenti del talent vengono eliminati il pubblico ha stabilito che una era lei, voce graffiante che ricorda la Vanoni e un’infanzia dolorosa.
Per l’interpretazione dell’ultimo brano Levante, il suo giudice, aveva scelto una canzone di Renato Zero, ma essere riuscita a superare la propria fragilità non è bastato a convincere. Secondo il pubblico e parte della stampa, è proprio per via della sua emotività che Fedez, Mara Maionchi, Manuel Agnelli e Levante continuavano a salvarla di puntata in puntata. La volta scorsa, nella serata dedicata agli inediti, Rita aveva cantato il brano “Le parole che non ho detto mai”, scritto per lei da Levante.
La scorsa performance aveva convinto ma era piaciuta meno rispetto a quelle degli altri componenti. E Rita era finita per la seconda volta consecutiva a un passo dall’eliminazione. Se al quarto Live Show non era uscita dal loft lo doveva a Gianni Morandi, mentre nella puntata successiva erano stati i giudici a risparmiarla, sacrificando Gabriele Esposito e mandando su tutte le furie Fedez.
Al sesto live, Rita è tornata a salire sul palco con un classici in tasca: “In Questo Misero Show”, di Renato Zero. Se fosse andata avanti avrebbe cantato anche “Escluso il cane” di Rino Gaetano.
Nessuno era più sicuro della riuscita delle sue esibizioni, e le lacrime di Mara Maionchi e gli elogi che seguirono l’interpretazione di Sally di Vasco Rossi, erano ormai un ricordo lontanissimo. Nel frattempo, “il diamante, cristallo purissimo” – come l’ha definita Levante – era diventata oggetto di polemica, soprattutto dopo l’eliminazione di Camille Cabaltera al ballottaggio. Eppure è passato poco più di un mese. “Penso che quel diamante si stia pian piano distruggendo – ha dichiarato a Vanity Fair, Gabriele Esposito – Il suo non è un percorso in salita e i giudici non lo capiscono, continuano a ricordarsi della sua esibizione ai Bootcamp e dimenticano le sue performance nella gara, che non sono state le più belle”.
Ma chi è Rita Bellanza?
Rita, di nuovo al mondo dopo un passato ingombrante
20 anni, Sophia Rita Eugenia Bellanza è originaria di Cetraro, in provincia di Cosenza, dove vivono ancora alcuni suoi parenti. All’età di 8 anni, Rita è andata via dalla Calabria dopo il “tradimento” del padre. In Lombardia ha trovato accoglienza nella comunità Arcobaleno. Poi l’affido a tre diverse famiglie, fino a trovarne una, a 15 anni, a Riva di Solto, in cui finalmente si è sentita a casa.
E lì, a Berzo San Fermo, nel cuore della Valcavallina, Rita vive tutt’oggi. “È con noi da circa 5 anni – racconta mamma Cati al sito Bergamonews -. Io ho due figlie che vivono fuori casa, una a Pavia e una a Londra. Rita si è legata a noi e noi a lei”. “Ha questa predisposizione naturale per la musica – prosegue la mamma -, ha il ritmo nel sangue, le basta battere le dita e crea un ritmo”. Merito anche dell’esperienza formativa vissuta al Cdpm, il Centro Didattico Produzione Musica di Bergamo, dove già nel 2014 si era fatta notare, aggiudicandosi una borsa di studio. Il dramma che si porta dentro, Rita, “ha saputo trasformarlo in qualcosa d’altro, in rinascita, come lei è”.
E ora che ha trovato la sua fortuna, non dimentica chi ha bisogno, spiega il sindaco di Berzo, Lucio Trapletti, che racconta l’esperienza di Rita come volontaria nelle case per anziani del paese: “Adorava i suoi nonni”, come li chiamava lei. “Li faceva cantare. Con tutte le persone disagiate lei ci mette il cuore e questa sensibilità si traduce poi anche nella sua musica”.
Cosa vedono i giudici in Rita Bellanza?
Se lo chiede anche Wired, che prova così a dare una risposta: “Rita ha un timbro particolare, ma è chiaro che, forse a causa della paura del palcoscenico o delle mancanze tecniche, non è in grado, almeno per il momento, di gestire la sua voce”. Ciò che è evidente è che, in questo momento, non è pronta per diventare una cantante professionista. Le esibizioni di Rita sono “perennemente in bilico tra il capolavoro ed il disastro ed ogni volta che sale sul palco non sa bene neanche lei come finirà”. L’altro grande problema di Rita, osserva Wired, “è la simpatia, anzi la sua assenza. L’aver ripetuto continuamente che la ragazza ha avuto un’infanzia difficile e l’averle assegnato pezzi impegnati e spesso tristi non ha giovato a Rita, che ormai è percepita dal pubblico come “quella che piange”.
Perché i giudici continuano a salvarla? “Con obiettività possiamo dire che solo nell’ultima performance, quella del cavallo di battaglia, Rita si è dimostrata superiore a Gabriele, ma è chiaro che, seppure ancora in gara, il percorso di Rita è già finito” scrive ancora Wired.
Ma di chi è la colpa?
Di chi è la colpa di una stella promettente che non brilla più come un tempo? Secondo molti la responsabile è la stessa Levante, accusata di sbagliare le assegnazioni dei brani scegliendo canzoni non adatte al suo timbro. Lei rimanda le accuse al mittente e dopo i fischi che hanno accompagnato il salvataggio di Gianni Morandi, l’artista siculo-torinese ha scritto su Instagram “…I fischi contro una ragazza di 20 anni che ha, forse, la colpa di disattendere le aspettative altrui non sono giusti. Non fischiate i politici disonesti, gli assassini, gli evasori, la mancanza di gentilezza… fischiate una ragazza di 20 anni che non ha fatto nulla se non farci sognare quel giorno di settembre per poi non reggere il peso delle nostre aspettative…”.
Eppure Rita Bellanza al suo debutto televisivo, risalente alle selezioni della trasmissione, era diventata in poche ore una sorta di idolo con l’interpretazione del noto brano di Vasco Rossi “Sally”. Una parabola contorta la sua, che l’ha portata all’esclusione senza pietà nonostante alla vigilia di questa edizione fosse stata annunciata come la vincitrice scontata. Il web, che l’aveva messa su un piedistallo, l’ha disintegrata a colpi di commenti al vetriolo, perché nonostante l’ipocrisia di una società che prova a mettere in campo battaglie contro la violenza sulle donne e il bullismo, continua imperterrito a vomitare le proprie frustrazioni sulle persone condannandole a priori senza possibilità d’appello.
Il blogger Davide Maggio a proposito della vicenda Bellanza ha pubblicato sul suo blog l’articolo “X Factor 2017: il pubblico crea, il pubblico distrugge. Il caso Rita Bellanza”. Di seguito, il testo integrale.
“Qualche settimana fa X Factor 2017 sembrava avere un vincitore annunciato. Anzi, una vincitrice. Rispondeva al nome di Rita Sophia Eugenia Bellanza, 20 anni, giovane di origini calabresi ma residente a Berzo San Fermo, nella bergamasca. Il suo provino durante i bootcamp aveva stregato i più, la sua interpretazione di Sallysembrava destinata ad entrare negli annali, sull’onda di quella sua esibizione sono state versate lacrime, scritti articoli di giornale, aperte pagine fan. Rita Bellanza era X Factor 2017.
Ma come nel migliore degli incantesimi, tutto è svanito in un istante. Appena sono iniziati i live, la ragazza (che fa parte della squadra Under donna, capitanata da Levante) ha perso l’appeal che le aveva permesso di conquistare tutti (o quasi), probabilmente a causa di esibizioni non all’altezza delle aspettative. Nel giro di poche settimane il pubblico l’ha presa di mira, arrivando ad offenderla sui social network anche pesantemente. La veemenza, la foga, il fervore con cui la Bellanza era arrivata al cuore dei telespettatori, in un batter d’occhio si sono riversati contro di lei, distruggendo di fatto ogni speranza di vederla arrivare alla vittoria.
Eppure la povera Rita, che certo non brilla per simpatia, di colpe proprio non ne ha. Al pari della sua giudice, Levante, che si è trovata tra le mani il cosiddetto“diamante grezzo” e che in ogni modo ha cercato di recuperare quella fiamma vista durante Sally.
La colpa, piuttosto, è del clamore che volente o nolente si è scatenato dopo la messa in onda di quell’esibizione, e che ha creato aspettative enormi sulla ragazza. Di un montaggio creato ad hoc per far gridare al miracolo, con la Maionchi che scoppia in un pianto a dirotto, Agnelli che rimane a bocca aperta e Levante che alza le mani al cielo e poi le raccoglie come si trovasse di fronte ad un extraterrestre. Di un tam tam originatosi immediatamente dopo e, forse, di una fetta di pubblico che si lascia affascinare troppo facilmente.
Rita Bellanza è semplicemente una ragazza che canta, come decine di altre ragazze che come lei hanno provato la strada del talent in questi ultimi anni. Non è Celine Dion, né Mina, né Whitney Houston, ma è bastato così poco a farla sembrare una star che ora – che si dimostra semplicemente per quel che è – il pubblico nei suoi confronti prova un certo senso di delusione e antipatia. Peccato”.
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