Tortora: “Non giocare con la vita”
Incontro formativo e informativo per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico
TORTORA (CS): Il gioco d’azzardo patologico è una delle prime forme di “dipendenza senza droga”, che sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese.
Un problema reale, che ha delle ripercussioni gravi sull’individuo che ne è affetto e che si ripercuote inevitabilmente su tutto il contesto familiare.
Il Centro Accoglienza l’Ulivo, con il patrocinio del Comune di Tortora, Assessorato alle Politiche Sociali, ha organizzato un incontro formativo e informativo per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico, dal titolo: “Non giocare con la vita”.
Martedì 7 novembre, alle ore 10, in sala consiliare, si parlerà della ludodipendenza con esperti nel settore, per cercare di comprendere il fenomeno e prevenirne le cause.
La dipendenza da gioco, si colloca tra i disturbi del controllo degli impulsi ed è caratterizzata dall’incapacità di resistere alla tentazione “persistente, ricorrente e maladattiva” di giocare somme di denaro elevate. Spesso, il soggetto che ne soffre, mette a repentaglio anche una relazione affettiva significativa, il lavoro o delle opportunità scolastiche, solo per perseguire nel gioco d’azzardo.
Tra gli interventi che si susseguiranno nel corso della mattinata: il sindaco del Comune di Tortora, Pasquale Lamboglia; l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Tortora, Anna Fondacaro; Giuseppe Peri, presidente Centro Accoglienza l’Ulivo; Rosa Cerchiara, psicologa SERT Castrovillari; Matteo Iori, presidente del CONAGGA (Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d’Azzardo); Valentina Bruno, giornalista.
Un giocatore veramente dipendente è una persona il cui l’impulso per il gioco diviene un bisogno irrefrenabile e incontrollabile, al quale si accompagna una forte tensione emotiva ed una incapacità, parziale o totale, di ricorrere ad un pensiero riflessivo e logico. L’autoinganno e il ricorso a ragionamenti apparentemente razionali assumono la funzione di strumenti di controllo del senso di colpa e innestano ed alimentano un circolo autodistruttivo.
“ Crediamo che la ludodipendenza – sottolinea l’assessore Anna Fondacaro – sia un problema reale anche nei nostri territori. Parlare di questi argomenti, formare e informare la popolazione è importante. La prevenzione è uno strumento essenziale, che intendiamo portare avanti su tutte le tipologie di dipendenze. Ringraziamo il Centro Accoglienza l’Ulivo per il lavoro che svolge da anni, con grande professionalità, in questo settore”.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
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