«Basta polemiche, domani tutti all'inaugurazione dell'ospedale»

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«Basta polemiche, domani tutti all'inaugurazione dell'ospedale»

Basta con le polemiche, basta con le critiche, basta dubbi e sospetti che stanno offuscando la vicenda della riapertura del nosocomio praiese. A costo di fare nomi e cognomi dei dissidenti. Ai microfoni dell’emittente Rete3 Digiesse il primo cittadino Antonio Praticò ribadisce con forza l’importanza della parata trionfale che domani marcerà spedita verso il nuovo ospedale di Praia a Mare. A tal proposito, lancia un appello alla popolazione: dovremo essere in tanti per dare un segnale di una comunità coesa ed unita quale siamo, anche e soprattutto per mostrare l’orgoglio di questo grande, immane, storico risultato.
Alle 15: 30 di domani, 3 novembre 2017, finalmente si potranno stappare gli spumanti troppe volte messi in fresco e lasciati in frigo per troppo tempo, fino alla scadenza. Stavolta sembra ci sia proprio tutto: le insegne ci sono, gli infermieri, presi un po’ di qua un po’ di là, pure, ci saranno pure i parlamentari eletti, ma si badi bene, quelli eletti nella circoscrizione di Cosenza, è scritto nella locandina. Come a dire: avete fatto bene a votarci, non ve lo dimenticate alle prossime elezioni.
E’ vero, mancano gli strumenti nel pronto soccorso per far sì che sia un vero pronto soccorso, mancano le sale operatorie, i reparti di chirurgia e medicina, se è per questo mancano pure gli atti aziendali, ma pure Roma non s’è fatta in un giorno e senza la pietra miliare, la pietra angolare, nessun edificio è mai stato costruito nella storia. Da qualche parte si dovrà pur cominciare per riaprire ‘sto benedetto ospedale e speriamo che domani sia proprio quella la parte, la pietra angolare su cui costruire una nuova pagina di sanità da cui tutta Italia potrà prendere esempio.
Un schiaffo nel muso ai gufi, ai pessimisti, a quelli che ci vedono sempre del marcio, tipo i giornalisti, una botta in fronte a chi questo ospedale non lo voleva riaprire per nessuna ragione al mondo, a chi sta sbattendo i piedini per protesta e chiede lumi nei meandri del sottobosco della politica minacciando di far scoppiare gli equilibri.
Insomma, domani per Praia a Mare è una giornata storica e da tale va celebrata, c’è da ringraziare i due principali autori della vittoria, Antonio Praticò e Pasquale Lamboglia, gli avvocati che hanno battagliato in tribunale, quel santo di Eugenio Sciabica, commissario attuatore della sentenze del Consiglio di Stato, che s’è messo di traverso tra i protettori della sanità privata e la chiusura definitiva della struttura sanitaria, e pure da dire grazie tutti in coro a coloro che, bontà loro, dicono di aver forzato la mano per la riapertura. Che poi, per uno strano scherzo del destino, sono gli stessi che gli avevano dato il colpo di grazia, a dare credito alla stampa.
Ma la stampa, si sa, è buona solo a confondere le acque e fare del becero sensazionalismo, soprattutto quando è on line e alla disperata ricerca di click. Come quella folle e idiota che quasi quasi vorrebbe far credere ai cittadini che l’ospedale tra un paio d’anni, tre, accumulerà così tanti debiti per come è strutturato che la Regione sarà costretto a chiuderlo, definitivamente, facendo l’ennesimo favore alla sanità privata. Mostri con la penna in mano. Pennivendoli. Giornalai. Guastafeste senza arte né parte.
Perciò, bando alle ciance: che la festa abbia finalmente inizio.

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