«Molte pratiche di fondamentale importanza per la protezione civile regionale e quindi per la sicurezza dei Calabresi sono inceppate negli infernali gangli della burocrazia regionale. Sto valutando l’opportunità di seguire l’esempio del grande Marco Pannella e di iniziare uno SCIOPERO DELLA FAME per sbloccarle».
A pronunciare queste parole è il capo della protezione civile della Calabria, che da quando è a capo dell’ente regionale ha rappresentato una vera e propria rivoluzione. Impopolare, caparbio, controcorrente, Tansi qualche settimana addietro ha reso pubblico il documento con cui chiedeva di cancellare il proprio nome dall’albo dei geologi della Calabria (clicca qui per leggere l’articolo) destando comprensibile clamore. «Nella regione italiana nettamente più esposta ai rischi geologici – aveva dichiarato – il lavoro non dovrebbe mancare a nessun geologo e invece diventa appannaggio di pochissimi straricchi collegati con certi vertici di potere».
Ma per non incappare in sanzioni disciplinari come accaduto in passato, stavolta ha tenuto a precisare che «ai sensi dell’art.10 comma 3 del Nuovo “Codice di Comportamento per il Personale” che disciplina il comportamento dei dirigenti regionali sui social network (art. 54, comma 5, d.lgs. 165/2001 e pubblicato sul BURC del 18.05.2015) modificato dalla Giunta Regionale in data 23 ottobre 2017 , “LE MIE DICHIARAZIONI SONO RESE A TITOLO PERSONALE E NON IMPEGNANO L’AMMINISTRAZIONE”».