(Nella foto, Mauro Limongi con il sindaco di Firenze Dario Nardella)
«Il mercato parallelo delle aste immobiliari, dove finiscono gli appartamenti che prima vengono pignorati e poi giungono all’incanto perché il proprietario non è riuscito a pagare le rate del mutuo o magari ha un debito con Equitalia o qualche fornitore, sta intasando l’economia di una intera nazione».
E’ questa la premessa della proposta di legge presentata sabato scorso a Firenze dall’attivista politico Mauro Limongi, 30 anni, residente a Santa Maria del Cedro.
L’occasione si è presentata grazie all’evento Hubble, il progetto nazionale promosso dalla fondazione Cultura Democratica, per cui sono stati selezionati i talenti emergenti under 35, mille in tutto. Gli “innovatori” sono stati chiamati a presentare le loro proposte da veicolare alle istituzioni scegliendo tra i 25 differenti tavoli tematici a disposizione, tra cui agricoltura e made in, infrastrutture e trasporti, Mezzogiorno, turismo, giustizia, ambiente, imprese, lavoro.
La manifestazione ha ottenuto la collaborazione dei gruppi parlamentari del Pd di Camera e Senato, molti presenti in sala, ognuno in un diverso “tavolo delle idee” a prendere appunti sulle migliori proposte di legge. Quella di Mauro Limongi, presa in carico dal senatore Giorgio Pagliari, è denominata “Interventi a tutela della difesa della prima casa da situazione debitoria” ed è stata sviluppata grazie all’ausilio del dott. Leonardo Lasala, giornalista, docente ed esperto di sviluppo finanziario di livello internazionale, nonché componente del consiglio d’amministrazione del gruppo imprenditoriale Install.
La suddetta proposta verrà studiata nei prossimi mesi e se otterrà ulteriori riscontri, verrà presentata in Parlamento in questa o nella prossima legislatura.
L’idea di Limongi punta ad essere innovativa perché si propone di salvaguardare contemporaneamente il debitore e le banche, ma anche lo Stato, che offre ai cittadini soluzioni intraprendenti mirate a ripristinare il suo ruolo attivo, come vero Stato di fatto vicino al popolo.
La manifestazione ha avuto anche la “benedizione” del segretario nazionale del Pd Matteo Renzi, che dal palco di Fortezza da Basso ha parlato a lungo nel pomeriggio con i ragazzi giunti da tutta Italia.