(Fonte foto: dal web)
Quattro anni e sei mesi di reclusione, a fronte della richiesta del Pm che invece di anni ne chiedeva 7. Si chiude così il primo grado del processo a carico di un appuntato scelto all’epoca dei fatti in servizio presso il comando dei carabinieri di Catanzaro Lido.
L’uomo era stato accusato da una prostituta di aver preteso rapporti sessuali gratuiti. Abusando del suoi poteri, l’avrebbe ripetutamente minacciata di segnalare la sua attività, svolta illecitamente all’interno delle mura di casa, e di procurarle l’espulsione dall’Italia perché sprovvista del permesso di soggiorno. Per la “protezione” la donna ha dovuto corrispondere al militare anche delle somme di denaro, quantificate in 650 euro circa, e promettere che avrebbe continuato a pagare il “pizzo” con i soldi ricavati dal meretricio.
L’avvocato della difesa avrà sessanta giorni di tempo per avanzare la richiesta di andare in Appello.
Clicca qui per seguire la pagina facebook La Lince e rimanere sempre aggiornato