Riceviamo e pubblichiamo
Un resoconto dell’attività amministrativa che ha indotto la minoranza a delle attente riflessioni. Accade a Buonvicino, caratteristico borgo che cerca di reggere l’urto con il problema della spopolamento.
Domenica scorsa l’incontro con i cittadini organizzato dalla maggioranza per erudire la popolazione circa l’operato condotto nel triennio 2014/2017. Il primo cittadino – secondo la minoranza composta da Tonino Biondi, Gianluca Cauteruccio e Claudio Valente – si è limitato ad elencare le poche opera all’attivo e i finanziamenti ottenuti. E’ stato toccato il tema del risparmio – ancora la minoranza – realizzato dalla stessa amministrazione riducendo lo stipendio a qualche dipendente e mandando a casa due geometri; perché non ha eliminato le cariche dirigenziali, nonché dirigenti di se stessi che costano alla comunità circa 25 mila euro l’anno?”
La minoranza rincara la dose ed elenca uno per uno i problemi creati in questa fase di mandato dalla maggioranza: “Sono state elevate le tasse ai massimi livelli, sono stati accesi numerosi contenziosi, è stata incassata una multa dalla Regione Calabria di 94 mila € per non aver raggiunto gli obiettivi in merito alla raccolta differenziata (la cifra è stata già rateizzata), si è contratto un debito di circa 80 mila € con un canile del Tirreno, infine, all’attivo anche un contenzioso con i progettisti che hanno redatto il progetto della strada di Fondo Valle.”
Insomma un elenco corposo che si contrappone alle virtù sfoggiate dalla maggioranza. Ma non finisce qua. Tonino Biondi, Gianluca Cauteruccio e Claudio Valente invocano la tanto pubblicizzata trasparenza: “Intendiamo conoscere non tanto per noi, ma per rispetto ai cittadini, l’indennità di carica di voi amministratori, e di quanto l’Ente paga all’Istituto bancario Ubibanca di Diamante, per la carica di vicesindaco. Siamo di fronte a soldi pubblici. La questione della quota rosa – ancora la minoranza – il Sindaco nell’incontro di domenica scorsa ci ha addebitato la responsabilità di una spesa legale di circa 8mila euro per la difesa della quota rosa. Noi consiglieri di minoranza le spese legali le abbiamo affrontate di tasca nostra. Ha tutto il diritto per la difesa, ma dovrebbe affrontarla a sue spese e non gravando sui cittadini. Infine – conclude la nota – ultima cosa che il sindaco poteva fare era la demolizione di un piccolo fabbricato rurale sito in contrada Manche, frutto di tanti sacrifici. Perché questo? Forse perché era la sede di incontri politici della scorsa campagna elettorale della lista “Nuovi Orizzonti?”.
Esprimiamo solidarietà al proprietario del fondo e della struttura. Come potete notare nell’azione della maggioranza pervade un senso di personalismo che nuoce alla comunità. Bisogna essere il sindaco di tutti, mettendo da parte rancori individuali; se non si è capaci di ciò, meglio dedicarsi al altro”.