(Nella foto, Antonino De Lorenzo. Fonte foto: dal web)
Qualche ora fa il deputato Paolo Parentela aveva espresso il suo giudizio (clicca qui per leggere l’articolo) in merito all’assoluzione dei 7 imputati nel processo Marlane, giunto al secondo grado di giudizio. Oggi Antonino De Lorenzo, assessore al del Comune di Praia a Mare, dove sorge l’ex stabilimento tessile, inoltra la sua replica.
“Illustre On. Parentela,
Lei è sgomento per l’assoluzione degli imputati io, in qualità di semplice assessore alle Attività Produttive al Turismo del Comune di Praia a Mare, sono altrettanto sgomento ma non per la sentenza che essendo tale va rispettata e non commentata in nessun modo, ma per lo stato di fermo totale che un’area strategicamente rilevante per lo sviluppo di un intero comprensorio deve subire perché’ nascono e vengono impiantate cause a ripetizione.
Nel 2017 per me è impensabile che non si possa realmente determinare cosa ci sia in quei terreni e trovare la metodologia, fermo restando il legittimo diritto di chi ha avuto una grave perdita di intraprendere tutti i percorsi legali che la legge gli consente, per eliminare l’eventuale problema. Vi è un diritto di crescita e di sviluppo che non può essere pregiudicato e negato ad un’intera comunità che non ha certezza su quello che potrà divenire una dei water front più importanti del Tirreno cosentino e che continua a subire calunnie in merito ad un inquinamento che non si capisce se sia stato mai provato o meno.
Un procedimento finisce e un altro è già iniziato, la paura mia è quella che quell’area sarà imbrigliata per altri decenni in sequestri e controlli compromettendo seriamente lo sviluppo del nostro paese e di quelli limitrofi. Resto sgomento caro onorevole perché non si può tagliare le gambe a generazioni che non hanno mai visto in funzione quell’impianto e che non hanno la possibilità di vedere riqualificata un’area che, mi creda, potrebbe portare a benefici enormi per la destagionalizzazione turistica.
La commissione che Lei intende promuovere e istituire è cosa buona e giusta ma lo sarebbe ancor di più se facesse qualcosa per far fare tutti i rilievi possibili e immaginabili sul terreno interessato per avere dei risultati concreti e la libertà di pensare al futuro, ad un futuro fatto di lavoro derivante da attività produttive nuove, da un’offerta turistica diversificata e differenziata, da proposte progettuali concrete in grado di destagionalizzare i flussi turistici, in grado di far tornare qui i miei coetanei e di non far andare via quelli più giovani di me.
Onorevole, questa è la sfida che Lei come chiunque altro abbia a cuore il nostro futuro può e deve intraprendere in modo tale da dare risposte serie e concrete a chi ha perso degli affetti importanti e a che sta per perderli trasferendosi a migliaia di chilometri di distanza per trovare un futuro che l’ha cacciato dalla Calabria.