Non è un mistero che i carabinieri del Noe avessero già effettuato nuovi sopralluoghi e questa mattina sono tornati nell’area per apporre nuovamente i sigilli coordinati dal maggiore Gerardo Lardieri. Ne dà notizia il giornalista Lucio Musolino sulle colonne del Fatto Quotidiano.
La nuova indagine fa leva principalmente su due nuovi elementi: altre 29 morti di ex operai e 9 persone gravemente lese presumibilmente a causa dei materiali nocivi usati nei reparti di tintoria e cucina colori, e l’individuazione di “aree anomale”.
Secondo quanto riporta il giornale di Travaglio, «dagli accertamenti eseguiti dai carabinieri, le malattie che hanno colpito questi lavoratori vanno dal tumore vescicale a quello a cellule di Merkel passando per l’ipertiroidismo ed epatite cronica aggressiva. Chi non è stato ucciso dai veleni, secondo la Procura ha però subito “lesioni gravissime”. Come i nove operai ai quali sono state riscontrate “patologie neoplastiche e non”, ex dipendenti della Marlane che ancora oggi combattono con tumori alla mammella, carcinomi spino-cellulari, carcinomi vescicali, adenomi prostatici, ipertiroidismo ed epatite cronica aggressiva».