L’Ordine dei Giornalisti che vogliamo
Giornalisti d’Azione con questo manifesto-programma intende tracciare alcune linee di politica ordinistica destinate ad inaugurare un processo di risanamento, di rilancio e di riqualificazione della missione dell’Ordine regionale. Non si tratta di concetti astratti che fanno parte di un “libro dei sogni”, bensì di idee dal taglio piuttosto pratico che si possono realizzare con lavoro, entusiasmo e vero spirito di servizio nei confronti dell’intera categoria.
Per cambiare aria è, però, necessario impegnare nuovi interpreti nel governo della professione giornalistica e – dunque- ti chiediamo di accordarci la tua fiducia e di votare
Per i PROFESSIONISTI, al Consiglio regionale:
CONSIGLIERI: LIVIA BLASI, ANTONELLA SCALZI
Per i PUBBLICISTI al Consiglio regionale:
MARIO TURSI PRATO; SALVATOREMUOIO; FRANCESCO VALLONE;
Per i PUBBLICISTI al Consiglio nazionale: VITTORIA CAMOBRECO
Per i PUBBLICISTI nei Revisori regionali: FRANCESCO MONTEMURRO
Per votare – domenica 1 Ottobre -dalle 9.30 – Benny Hotel (ex Motel Agip) Cz – occorre scrivere con chiarezza sulle righe vuote presenti nella scheda il nome e cognome dei candidati (per il nostro candidato VALLONE è necessario mettere anche la data di nascita, 1964, per evitare un problema di omonimia.
I Pubblicisti votano solo i pubblicisti (massimo 3 consiglieri + 1 revisore + 1 Consigliere nazionale); i professionisti votano solo professionisti (massimo 6 Consiglieri+ 2 revisori + 2 consiglieri nazionali).
- GdA intende far diventare l’Ordine la casa di vetro dei giornalisti calabresi. Tutti gli iscritti devono poter conoscere l’attività del Consiglio attraverso un flusso informativo continuo, da assicurare attraverso il restyling e l’aggiornamento quotidiano del sito web istituzionale (il sito internet dell’Ordine è incompleto e non c’è alcuna traccia dell’attività ordinistica: verbali, attività delle Commissioni e dei Gruppi di lavoro, eccetera, del bilancio e dell’attività disciplinare) e con l’uso quotidiano dei canali social, oggi completamente ignorati. Inoltre s’intende realizzare una App gratuita che fornisca informazioni sugli eventi formativi, sull’attività ordinistica e su ogni aspetto utile agli iscritti. Per favorire la massima partecipazione e trasparenza, GdA è, inoltre, dell’opinione che le riunioni del Consiglio debbano essere itineranti e possano periodicamente svolgersi nelle principali città calabresi e che – ospitando uditori esterni – possano talvolta essere finalizzate ad incentivare il collegamento del mondo giornalistico regionale con le diverse espressioni della società. Andrà, inoltre, garantita massima celerità nell’espletamento delle pratiche burocratiche. Ricevere il tesserino (sia per l’elenco dei pubblicisti che per quello dei professionisti) sapendo di poter contare su un Ordine veloce e snello è un incentivo importante per una categoria che ha urgente bisogno di ritrovare un forte spirito di squadra.
- GdA propone di varare immediatamente un piano di rateizzazione per gli iscritti in arretrato con le quote associative. Tale piano – basato su regole precise – dovrà essere sostenibile e tenere conto delle esigenze dei colleghi disoccupati o con limitate disponibilità economiche. Presso il Consiglio nazionale, inoltre, sarà necessario battersi per un’apprezzabile diminuzione della “tassa” di accesso agli Esami di Stato e della quota annuale riservata ai pubblicisti fortemente penalizzati nella rappresentanza in seno al Consiglio Nazionale.
- GdA sostiene la necessità di aumentare il numero degli eventi formativi, di elevarne la qualità e di commisurarne i crediti. I colleghi corsisti dovranno essere dotati di badge elettronico di identificazione che consenta la registrazione automatica dell’entrata e dell’uscita e che permetta il carico istantaneo dei crediti formativi sulla piattaforma Sigef. Le opportunità di formazione dovranno rappresentare reali occasioni di arricchimento professionale, perciò andranno affidate esclusivamente a docenti di comprovata professionalità, attivando – anche a livello regionale – la possibilità di seguire l’evento on-line.
- GdA prevede, a seguito di una convenzione con l’Ordine dei Commercialisti, l’apertura di uno sportello informativo-fiscale gratuito a disposizione degli iscritti che, anche in forma associata, decidono di avviare start up giornalistiche-editoriali. Analoga iniziativa potrà essere assunta con l’Ordine degli avvocati per garantire tutela legale gratuita per gli iscritti.
- GdA propone un’ intensa campagna di sensibilizzazione che rimuova le inerzie della Regione Calabria per una legge adeguata sull’editoria, con possibilità di finanziamento agevolato ed a fondo perduto per nuove iniziative di interesse giornalistico. Sollecita l’avvio dei passi più opportuni verso l’Anci per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa operativo che preveda la presenza degli uffici stampa (anche in forma aggregata) in tutti i Comuni calabresi. Tale iniziativa darebbe immediato sbocco occupazionale a non meno di trecento colleghi oggi disoccupati o sottoccupati. GdA mira, di concerto con i Csa provinciali e con le singole scuole, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, all’attivazione di laboratori di giornalismo negli istitui superiori con l’impiego retribuito di colleghi disoccupati. Obiettivo, quest’ultimo, già avviato con successo nell’anno scolastico 2016 / 2017 e che è già in procinto di proseguire in questo anno scolastico appena cominciato con, al momento della stesura di questo programma, già 15 scuole.
- GdA propone la presenza di sedi “distaccate” dell’Ordine in ognuna delle cinque province calabresi in modo da favorire e rende più agevole e funzionale il rapporto Ordine – iscritto
- Gda incentiva, per consentire una crescita dell’ occupazione giornalistica, i contatti con le associazioni di categoria e con le agenzie di convegnistica per orientarle sui vantaggi della informazione e della promozione dei loro interessi, utilizzando esclusivamente giornalisti inscritti all’Albo.
- GdA manifesta la necessità e di far funzionare al meglio il Consiglio territoriale di Disciplina che, dopo la riforma del 2012, è l’organismo deputato ad istruire e definire i procedimenti disciplinari dei giornalisti. Sempre più spesso, infatti, nella nostra regione si verificano gravi inosservanze delle norme deontologiche, inosservanze che, se non sanzionate, cagionano danno a tutti quei giornalisti che svolgono con serietà e sacrificio l’attività professionale, screditando – allo stesso tempo – un’intera categoria che potrà sopravvivere solo a patto di mantenere alta la sua autorevolezza nell’opinione pubblica.
- Gda propone anche l’istituzione di un osservatorio sulla deontologia e la buona pratica giornalistica, perché se ci sono colleghi che non rispettano le norme e non svolgono con serietà la professione giornalistica, ci rimette tutta la categoria e l’Ordine ha il dovere di intervenire e recuperare il collega alla correttezza. Perché è questo il vero, unico dovere di un Ordine professionale: garantire il corretto esercizio della professione.