(Nella foto, il nuovo assessore Sergio Tranchino)
Sergio Tranchino è uno di quei giovani parecchio in gamba, uno di quelli che entra di lato e si mette di traverso, uno di quelli che ovunque vada e qualsiasi cosa faccia, si fa sempre ricordare per aver conquistato il posto migliore, tanto che si tratti di andare a Calabria Ora a fare il braccio destro del direttore Paolo Pollichieni (avevamo erroneamente scritto l’editore Piero Citrigno), tanto che si tratti del Comune di Tortora. Ed è anche un grande estimatore del sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò, che difende a spada tratta soprattutto dagli attacchi dei cronisti beceri e qualunquisti. Alla fine Tranchino, silente ma determinato stratega, ottiene sempre ciò che vuole.
E così, dopo averlo inseguito tanto, le dimissioni di Biagio Praino gli hanno regalato l’incarico di assessore con delega allo Sport e Attività turistiche, mentre quelle di Commercio e Demanio il sindaco Pasquale Lamboglia le ha tenute per sé. Tranchino è un giovane ambizioso e rampante ma deve ancora imparare tanto in termini di amministrazione, come impone la sua giovane età, e pertanto deve fare un passo alla volta, altrimenti rischia di emulare qualche pasticciaccio amministrativo del passato, di cui comunque nessuno si ricorda neppure più.
Ma l’inesperienza del giovane Tranchino, in questo momento, sembra essere l’ultimo dei problemi in via Panoramica al Porto. Quel che preoccupa il primo cittadino è che le dimissioni avanzate da Praino, a cui è stato quasi costretto da una situazione divenuta insostenibile, hanno creato una voragine politica attorno intrisa di malcontento. Perché la storia del messaggino impertinente è chiaramente solo la fatidica goccia che fa traboccare i vasi già colmi e per alcuni consiglieri, anzi diciamo solo un paio per il momento, la prossima goccia che finisce nel contenitore sbagliato li tirerebbe direttamente fuori dalla maggioranza. Il che metterebbe in forte crisi il governo di Lamboglia, già fortemente provato da un inspiegabile stallo e critiche quotidiane.
Nel frattempo che attendiamo l’evolversi della vicenda, mandiamo un sincero augurio di buon lavoro al nuovo assessore da parte de La Lince, la redazione più qualunquista che ci sia.
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