(La foto è puramente illustrativa e indica soltanto la tipologia di uova vendute. La confezione e la marca illustrata non si riferiscono affatto a quelle contenenti Fipromil)
Gli esperti sono stati chiari: qualora le analisi di laboratorio dovessero confermare la presenza di Fipromil nelle uova sgusciate liquide, quelle vendute nei brik di tetrapak, per intenderci, la soglia sarebbe comunque al di sotto della tossicità. Pertanto, non ci sarebbe nulla da preoccuparsi.
Solo ieri l’Ansa aveva dato l’annuncio dello stop alla commercializzazione del prodotto a scopo cautelativo per alcuni allevamenti avicoli dell’Emilia-Romagna dai quali provengono le uova “incriminate”. E sempre al solo scopo di informare la popolazione, era stato precisato che alcune partite era state destinate alla Calabria nel periodo di inizio agosto scorso.
Secondo quanto riporta il Quotidiano del Sud, tra le cittadine in cui sono state consegnate e vendute le uova, ci sono anche Praia a Mare e vicina Maratea (per la Basilicata c’è anche Pisticci). Per la Calabria si annoverano anche le località di Squillace, Pizzo, Nicotera, Simeri Crichi, Tropea, Isola Capo Rizzuto, Sibari, mandatoriccio, Vibo Valentia e Montepaone.
Gli esiti dei campionamenti in laboratorio dovrebbero essere resi noti nei prossimi giorni.