La sanità, argomento controverso, su cui tutti hanno idee più o meno chiare, modi di vederla, di relazionarsi e di divulgarla perché no, alcuni coscienziosamente ed altri con il rimedio della nonna, ma la realtà è che tutti ne percepiscono l’importanza.
Recarsi in ospedale per ogni malessere non è il comportamento corretto, gli ospedali andrebbero usati per lo più per acuzie, cioè per un rapido intervento salva-vita nei casi peggiori o comunque quando i sintomi fanno presagire un aggravamento del quadro clinico o, in alternativa, per ricoveri programmati dove si rendano necessari esami specialistici ed interventi chirurgici.
Intasare i pronto soccorso per una escoriazione lieve o per un mal di pancia “dopo un chilo di cozze” è controproducente per l’intera comunità, in quanto preziose risorse umane e non verranno disperse per casi che richiederebbero solo riposo e digiuno ad esempio.
Durante l’estate le strutture sanitarie delle cittadine balneari vengono prese assaltato da ogni tipo di nuovo fantomatico morbo, quindi per il bene di tutti tenete a mente quali sono i casi in cui scegliere un intervento di tipo ospedaliero, ad esempio con valori pressori molto fuori range, considerando che un valore medio è di 130 sistolica ed 80 diastolica, con frequenza cardiache fuori range considerando normali valori compresi tra 60 e 95 battiti al minuto, valori glicemici fuori range (80/115), ferite profonde e con emorragia che non tende a fermarsi, fratture, colpi al capo o al torace, svenimenti, ferite con attrezzature metalliche e non sporche, morsi di animali, e se animali potenzialmente velenosi cercare di catturare o capire di che animale si trattasse per una terapia rapida e mirata, febbre alta, dove alta sta per oltre 39° non 37,2 °!
Questo in caso di pazienti in salute, poi abbiamo categorie particolari come i neonati fino ad un anno (dire che il bimbo ha 60 mesi non lo cristallizza in neonato come le madri apprensive pensano), gli anziani oltre i 65 anni e le persone affette da malattie croniche che andrebbero trattate scrupolosamente sempre e quindi possono essere un pochino meno autocritici nello scegliere le cure specialistiche ospedaliere.
Questo breve e per ovvi motivi incompleto vademecum è solo un input per il corretto utilizzo di preziose risorse che siamo abituati a dare per scontate,ma che di scontato, non hanno proprio nulla.
di Albino Console*
Albino Console, 37 anni, si è diplomato al liceo classico Aldo Moro di Praia a Mare e si è laureato in Infermieristica ed Ostetricia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, specializzandosi in seguito in rianimazione cardio polmonare d’urgenza e maxi emergenze. Dopo aver lavorato presso un ospedale d’eccellenza del sud Italia e privatamente sull’alto Tirreno cosentino, si dedica all’attività di blogger per la testata giornalistica on line La lince – La penne nella piaga, con maggiore riguardo per gli argomenti che riguardano la sanità del suo territorio. Da qualche tempo ha intrapreso il percorso che lo porterà a diventare un giornalista pubblicista e a breve pubblicherà il suo primo romanzo.