(Un momento della serata di ieri)
La rinascita del centro storico era stata annunciata solo qualche ora fa da Mauro Limongi (leggi la notizia), attivista politico e storico presidente dell’associazione culturale “I Cameristi di Laos”, e ieri sera si è palesata davanti agli occhi increduli degli stessi organizzatori. Piazza Casale ieri sera era un tripudio di musica e colori, che ha allietato dcine di spettatori accorsi ad assistere allo straordinario concerto offerto da “Arte per il futuro”. L’associazione musicale presieduta dalla violinista Giovanna Ferraro Caruso vanta un parterre di direttori d’orchestra del calibro di Andrea Porto, Andrea Bosa e Nicola Rotondaro, anche se i protagonisti assoluti sono stati i giovanissimi allievi che sono andati avanti per ore senza mai mostrare segni di stanchezza, con lo stesso charme dei musicisti navigati. Anche quando il pubblico, estasiato, alla fine ha chiesto il bis.
Durante la serata hanno preso la parola sia Limongi che l’assessore Emanuela Dito, confermando una stretta collaborazione grazie alla quale è stato possibile mettere in piedi l’evento in meno che non si dica. Costato ai contribuenti, tra l’altro, zero euro.
Ma sul centro storico vi è in corso un preciso progetto di rivalutazione a cui la manifestazione di ieri sera ha dato solo il via. Il prossimo mercoledì, alle ore 21.30, verrà inaugurato il cineforum per bambini con la proiezione del film “Sing”, a cura dell’associazione “Allegramente insieme”. Subito dopo, il giorno seguente, sarà invece la volta del cineforum per famiglie, che vedrà la proiezione dell’ultimo capolavoro cinematografico del duo palermitano Ficarra e Picone, L’Ora Legale. Seguirà un venerdì all’insegna del ballo con le esibizioni della scuola del maestro Francesco Tripicchio, che animerà la piazza a suon di liscio, latino americano e balli di gruppo.
Gli appuntamenti si ripeteranno almeno fino alla fine dell’estate, quando la programmazione estiva cederà il passo a un calendario ancor più ricco di eventi, pensati appositamente per rendere un po’ meno noioso il lungo e rigido inverno di periferia.