Incendi a Praia a Mare, Nicholas Rinaldi: 'Ecco chi abbiamo visto oggi prima scoppiasse il rogo'

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Incendi a Praia a Mare, Nicholas Rinaldi: 'Ecco chi abbiamo visto oggi prima scoppiasse il rogo'

(Nella foto, Nichola Rinaldi. Fonte foto: dal web)
Nicholas Rinaldi è un attivista politico ma anche un validissimo istruttore di parapendio, che esercita la sua attività “prendendo in prestito” il monte Cancero, meglio nota come località Zaparia. Lui e il suo team di esperti di volo passano in quel posto molte ore e c’erano anche oggi, prima e dopo che l’ennesimo rogo prendesse fuoco.
Questa la sua testimonianza:
­“È tutto bruciato, non si è salvato molto e ormai va avanti così da 5 anni. Non è più bello salire in decollo con l’odore del bruciato e il paesaggio morto attorno. Mi sono procurato una pianta di quercia da sughero come simbolo del fatto che non bisogna arrendersi ma pensare al futuro.
Questa mattina non abbiamo visto nessuno lungo la strada del Saracinello, che porta alla Zaparia, ad eccezione di una golf scura. Arrivati nel punto dove inizia lo sterrato abbiamo visto che a terra c’erano tracce di pneumatici che andavano in direzione della ex discarica.
Nel pomeriggio, proprio mentre mettevo a dimora la pianta nel terreno, abbiamo visto un principio d’incendio venire proprio dalla zona della discarica. Abbiamo subito chiamato il 1515 che ci ha risposto di esser stati già avvisati (?).
D’ora in avanti monterò una GoPro sul parabrezza del furgone così che resti tutto documentato. Il mio impegno e far sì che questo disastro non avvenga mai più. Praia a Mare è un territorio che adoro e in cui vive una comunità che stimo profondamente. Due balordi non possono scegliere il destino di una città, di un territorio”.
Qualcuno, avvisato per tempo, ha approfondito la questione riuscendo finanche a risalire ai presunti autori, che purtroppo non possiamo denunciare perché non siamo in possesso di prove. Per questo apprezziamo profondamente che d’ora in poi Nicholas monterà una telecamera sul parabrezza.
Al tempo stesso abbiamo avuto modo di verificare che le nostre inchieste dei giorni scorsi sugli incendi nell’alto Tirreno cosentino sarebbero tutt’altro che fantasiose.

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