(Un’immagine del museo del cedro a Santa Maria del Cedro)
«A chiarimento della questione legata alla denominazione del nostro cedro volentieri pubblichiamo una lettera, di Moshe Lazar, Rabbino della Comunità Ebraica di Milano, intestata al Consorzio del cedro di Calabria, datata 14/05/2014». Queste le parole del presidente Angelo Adduci, responsabile del Consorzio del Cedro che ha sede a Santa Maria del Cedro, dopo le polemiche di ieri legate ad alcune esternazioni di Enzo Monaco, ritenute inesatte e contesta anche dal sindaco Ugo Vetere (clicca qui per leggere la notizia).
Il diamentese ai microfoni di Sereno Variabile aveva dichiarato che il cedro è un agrume che ha visto la luce nelle terre e nel suolo di Diamante e che, impropriamente, se ne erano poi impossessati i paesi limitrofi. A riporva di ciò aveva parlato dell’origine del nome cedro e di una particolare qualità, quella liscia diamante, che secondo Monaco farebbe riferimento alla città del sindaco Sollazzo.
Dal documento pubblicato da Angelo Adduci, invece, si evince che il mondo ebraico è legata a «doppio filo con Santa Maria del Cedro» e che la qualità dell’agrume scelto per la festa ebraica del Sukkot, non ha niente a che vedere con i cugini diamentesi.
Ecco il documento.
