(Fonte foto: dal web)
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«Si comunica che gli Operatori dello spettacolo Viaggiante iscritti a questa Associazione, hanno proclamato una manifestazione pubblica nel Comune di Scalea per protestare contro l’Amministrazione Comunale circa il mancato accoglimento delle istanze riguardanti l’installazione del Luna Park come da oltre 20 anni avviene regolarmente, in via Plinio il Vecchio».
Comincia così la nota di fuoco inviata inviata qualche ora fa al Questore e al Prefetto di Cosenza, alla stazione dei Carabinieri di Scalea, e per conoscenza anche al sindaco Gennaro Licursi, da parte del Claai Basilicata, area Spettacolo Viaggiante.
I problemi tra le due parti sono sorti qualche settimana addietro quando, dopo la permanenza del periodo pasquale nel consueto posto, i giostrai sono informati che per il periodo estivo avrebbero dovuto cambiare destinazione indicando due nuovi siti, «di cui uno già dato in disponibilità ad un privato, l’altro non è assolutamente idoneo soprattutto in termini di sicurezza», si legge ancora nella nota.
Oltretutto, fanno notare i diretti interessati «questa concessione in alternativa a quanto richiesto già mesi orsono risulta a parere degli operatori giunta in estremo ritardo per organizzarsi e programmare le attività in altri Comuni. Suscitano perplessità le motivazioni del diniego della prima area, solitamente concessa, adducendo come motivo, l’inizio dei lavori di ampliamento dell’edificio ex tribunale da destinare a Caserma dei Carabinieri».
Sembrerebbe questo infatti il motivo per il quale Licursi si sarebbe rifiutato di concedere l’area, ovvero l’ampliamento della struttura confinante con il Municipio che servirà ad ospitare altri uffici a disposizione degli uomini dell’Arma del capitano Alberto Pinto.
Non sarebbe solo lecito, sarebbe persino simbolicamente un riscatto per gli scaleoti, che da tre anni sono ingiustamente “marchiati” da uno scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Ma i commercianti, che pure sono d’accordo con tale decisione, notano però che i lavori non sono ancora cominciati e che gli amministratori motivano la mancata autorizzazione precisando che il sito nel frattempo sarà utilizzato come parcheggio dagli automezzi comunali.
«Questo atteggiamento – conclude il portavoce Luciano Capriglione -, ha penalizzato fortemente la categoria degli operatori dello spettacolo viaggiante con gravi ricadute in termini di occupazione e danni economici».
Di qui la decisione di sfilare con i propri automezzi durante i due giorni di protesta, previsti per i prossimi 5 e 6 luglio.
Sotto, in rosso, il percorso interessato dalla manifestazione.