La onlus Teniamoci per mano, presieduta da Franca Parise, è una realtà sociale ormai consolidata e riconosciuta in tutto il territorio dell’alto Tirreno cosentino. Ha sede a Praia a Mare e da oltre 12 anni si prende cura di persone disabili grazie all’istituzione di un centro diurno autofinanziato e autogestito con l’aiuto dei volontari.
Già da qualche tempo la responsabile aveva in mente di trasformare la struttura in una vera e propria casa famiglia per realizzare il progetto “Dopo di noi“, l’espressione usata per indicare il periodo di vita delle persone non autosufficienti successivo alla scomparsa dei genitori o di chi ne fa le veci. L’idea di “dopo di noi” di Franca Parise è un graduale distacco dalle famiglie che ha l’obiettivo di abituare gli ospiti del centro a una nuova casa, un posto dove vivere quando nessuno dei loro cari potrà ancora occuparsi di loro.
Dopo lo stop di un anno fa, dovuto all’arrivo della pandemia, le attività sono cominciate agli inizi di febbraio. Queste sono finanziate anche dai cittadini, che grazie all’iniziativa “adotta il centro”, donano regolarmente piccole somme di denaro sui conti dell’associazione. Al momento solo due persone sperimentano il progetto “dopo di noi”, Antonietta – nella foto di copertina – ed Emanuela, che dormono nella struttura molte notti a settimana.
Il centro diurno è frequentato da una decina di persone disabili e le attività sono gestite, oltre che dalla Parise, anche da alcuni volontari. Tra questi, oltre a Parise, ci sono Anna Rita Tortora, che ci ha affiancato durante le riprese del servizio, e Marilian, una donna sudamericana giunta in Italia per lavoro e lasciata dal compagno poco dopo essere rimasta incinta del loro primo figlio. La donna, nonostante le difficoltà, ha deciso di portare avanti la gravidanza e chiedere aiuto. Attualmente vive nel centro con il suo bambino. Noi abbiamo trascorso una notte con loro per capire come viva questa grande famiglia.
