Il deputato Francesco Sapia, della commissione Sanità, ha interrogato i ministri della Salute e dell’Economia a proposito del recente declassamento a Case della Salute degli ospedali di Praia a Mare e Trebisacce, che il commissario Guido Longo ha decretato nel dettare le linee guida per l’adozione degli atti delle aziende del Servizio sanitario della Calabria. «Il deputato del Gruppo misto – si legge in una nota – ha chiesto ai due ministri quali iniziative urgenti intendano assumere, per il tramite del commissario alla Sanità calabrese, al fine di riportare i presidi ospedalieri di Praia a Mare e Trebisacce nelle rispettive collocazioni giuridiche, organizzative e funzionali, in linea con sentenze ed ordinanze del Consiglio di Stato» citate nell’interrogazione parlamentare.
«Si tratta – commenta lo stesso deputato – di un fatto gravissimo e inaccettabile, perché da vero uomo dello Stato il commissario Longo non può ignorare o liquidare sentenze definitive della magistratura. Il messaggio che se ne ricava è bruttissimo, in una terra, come la Calabria, nella quale la legalità e l’etica vanno testimoniate nei fatti, a partire dalle istituzioni». «Non metto in dubbio – sottolinea Sapia – la buona fede di Longo, che invito a rimediare subito. Le comunità di Praia a Mare e Trebisacce hanno subito per troppo tempo gli inganni e le illusioni della politica. I due presìdi dovevano essere riattivati da tempo come ospedali, per come previsto da sentenze definitive che sono rimaste lettera morta a causa di una burocrazia terribile e dell’indifferenza cronica di larga parte della politica».
«Oltretutto, nell’ordinanza collegiale del Consiglio di Stato numero 1369/2021, adottata in risposta ai dubbi attuativi posti in essere dal commissario per l’attuazione della sentenza del Consiglio di Stato numero 2151/2015, si dichiara – conclude Sapia – che costituisce “fatto di assoluta gravità che l’effetto conformativo della pronuncia sia rimasto ad oggi privo di effetto”, attesa la necessità di procedere “nell’immediato” e di “riattivare l’ospedale di Trebisacce secondo uno standard minimo di efficienza” tale da garantire “almeno un accettabile livello dei Lea” nel territorio d’interesse. Stesso ragionamento vale, naturalmente, anche per l’ospedale di Praia a Mare».