Siamo alle solite. Ancora una volta la mancata pulizia dello sbocco del fosso Umbro ha finito per creare danni oltre che disagi in località Ruggero di Sellia Marina. Sarebbero bastate soltanto poche ore di lavoro per evitare quanto si è verificato. Strade trasformate in fiumi, terreni devastati dalla furia delle acque che hanno finito per invadere i piani bassi delle abitazioni. Purtroppo di aveva il compito di provvedervi era, evidentemente, affaccendato in ben più importanti vicende.
L’Associazione “Insieme per Ruggero”, passata la notte di paura, pretende spiegazioni dal Consorzio di Bonifica che avrebbe dovuto adempiere ai propri compiti ovvero quelli per cui pretende il pagamento dei contributi consortili. Quelle cartelle esattoriali che piovono ogni anno esattamente come questa notte.
Il Consorzio di Bonifica ha l’obbligo, connesso alla propria funzione, di manutenere gli argini provvedendo al loro innalzamento laddove necessario ed in particolare di provvedere allo sfalcio dell’erba, onde consentire il più veloce deflusso delle acque – sostiene in una nota il direttivo dell’Associazione – specie laddove i terreni abbiano quota maggiore e contemporaneamente alzare gli argini per consentire una maggior capienza.
Ciò comporta che, quand’anche il fenomeno naturale sia di particolare intensità, se i canali non siano stati accuratamente manutenuti conformemente ai principi della buona amministrazione, il Consorzio è responsabile di tutti gli eventi dannosi che si son verificatisi a cose e persone.
Ma c’è di più. L’Associazione ricorda come in forza di un “protocollo d’intesa” firmato proprio dal presidente del Consorzio di Bonifica, quest’ultimo si impegnava ad eseguire opere di prevenzione che, com’è evidente, non sono state eseguite. L’aver assunto un’obbligazione direttamente con la nostra associazione, legittima quest’ultima non soltanto a pretendere l’immediato rispetto di quanto riportato nel protocollo d’intesa ma, soprattutto, ad agire per il ristoro di tutti i danni subiti dai Cittadini in conseguenza dell’allagamento dei terreni e delle abitazioni, proprio perché il Consorzio ha disatteso sia i compiti istituzionali sia il contenuto di quell’accordo.
Spiace dover rilevare come del territorio ci si occupi solamente quando si accendono i riflettori delle telecamere o sulle pagine dei giornali, mentre oggi, a Ruggero, per un atavico menefreghismo ed una palese incapacità programmatica di chi aveva il preciso compito di garantire la pulizia di fossi e canali…siamo alla conta dei danni. Appuntamento al prossimo disastro.